Era da un sacco di tempo che volevo andare a Corno alle Scale e il mio entusiasmo ha trovato di che essere ripagato, l’escursione a Corno alle Scale è stata una delle più toste e belle della mia carriera escursionistica!
Fare un’escursione a Corno alle Scale significa due cose: paesaggi da urlo soprattutto in autunno e vento talmente forte da buttarti giù regolarmente.
Eh si, Corno alle Scale è un posto che da il meglio di se in ogni stagione, dai paesaggi rossi autunnali, al verde dell’estate fino al bianco della neve in inverno, il momento perfetto per sciare o andare di ciaspolata.
È semplicemente fantastico!
Oggi però vi consiglio un sentiero in particolare, un sentiero adatto anche a chi è meno avvezzo alla montagna. Un percorso con solo un tratto in salita ma nemmeno eccessivamente ripido e perfetto per chi soffra di vertigini, infatti non ci sono tratti esposti o da tremarella alle gambe.
Iniziamo? Scarpe e partiamo!
Escursione a Corno alle Scale: dal lago alla croce
Punto di partenza del nostro percorso è il Laghetto Cavone, molto carino e piccolino. È un posto rilassante, punto di partenza di molti sentieri, con diverse aree gratuite per parcheggiare.
Qui potete anche trovare un bel rifugio per prendere un caffè e per andare in bagno, che è in uno stabile fuori dal rifugio.
Da qui partiamo con il primo tratto del sentiero, immersi nel bosco e con alcuni ruscelli che corrono a lato.
Noi abbiamo imboccato il sentiero 337, poi diventato 335. Diciamo che è quasi impossibile perdersi. Il punto più alto, l’arrivo, è la croce, e la si può vedere sempre fin quasi dall’inizio del percorso.
Vi consiglio solo di fare attenzione a non prendere il sentiero per i balzi dell’ora, in sostanza, tenete sempre i sentieri di destra. I balzi dell’ora sono un altro tratto molto scenografico ma tremendamente esposto che porta sempre fino alla croce ma è davvero impegnativo, adatto ad escursionisti esperti e soprattutto è un tratto che è meglio evitare se c’è molto vento.
Il percorso è sempre in salita, alcuni tratti sono piuttosto ripidi ma sempre affrontabili.
Una volta usciti dal bosco il panorama è incredibile, non solo la visuale ma i colori stessi. Io ho fatto questa escursione a Corno alle Scale il primo ottobre, i colori dell’autunno erano già vividi, un mix di verde, giallo, arancione e rosso pazzesco.
Il sentiero 335 conduce fino alla Croce, il punto più alto del percorso, a 1945 m slm, da qui la vista è semplicemente superlativa. Secondo il sito ufficiale, questo è l’unico crinale in Italia da cui è possibile vedere in lontananza le Alpi verso nord, Firenze ed il porto di Livorno ai suoi piedi, mentre in condizioni di ottima visibilità si può vedere addirittura il mar Tirreno e la Sardegna, la Corsica e l’Elba verso ovest ed il Mar Adriatico ad est.
Se non ci fosse stato così tanto vento, avrei fatto anche qualche scatto in più ma onestamente, avevo paura di perdere il telefono!
Dalla Croce al Lago Scaffaiolo
Passiamo alla seconda parte, più facile, della nostra escursione a Corno alle Scale.
Da qui seguite le indicazioni del sentiero CAI 129 in direzione del Lago Scaffaiolo e del Rifugio Duca degli Abruzzi.
Il sentiero è quasi totalmente in discesa, pendenze leggere e piuttosto godibile. Il panorama resta pazzesco e piano piano si scende verso il lago.
Vi dirò, il lago non mi ha colpito molto. Colpa (purtroppo) la siccità e colpa anche del vento, era piuttosto secco e anche incredibilmente increspato, quindi non mi ha affascinato, resta comunque un bel punto per una sosta.
Il rifugio è piccolino ma davvero carino, il bagno è interno e hanno delle torte buonissime! Vi consiglio, se è tutto pieno ma c’è vento e volete mangiare il vostro pranzo al sacco stando un po’ riparati, di entrare al Ricovero Maurizio Musiani, una “casetta” piccola accanto al lago e al rifugio, dove sono presenti alcune brande e un tavolo.
Qui potete fermarvi anche temporaneamente solo per ripararvi e stare un po’ al caldo se il rifugio è pieno.
Per ritornare al punto di partenza abbiamo seguito il sentiero 329 che in parte coincide con la Strada delle Malghe. È una strada sterrata larga e poco in pendenza, comoda per tornare indietro senza fare troppo sforzo.
Un consiglio per il ritorno
Se avete ancora voglia di camminare, seguite le indicazioni che dal Laghetto Cavone portano alle Cascate del Dardagna, delle cascate presenti in zona perfette da abbinare all’escursione a Corno alle Scale.
Purtroppo non ho avuto modo, in questa occasione, di andare a vederle ma posso lasciarvi questo articolo della mia amica Anna che vi racconta come raggiungerle. In sostanza avete due opzioni: riprendere la macchina e fermarvi al Santuario della Madonna dell’Acero e seguire il percorso da lì, o lasciare l’auto al Cavone e seguire le indicazioni del CAI.
Come prepararsi per una escursione a Corno alle Scale?
La preparazione è fondamentale per questa escursione a Corno alle Scale. Scarpe da trekking, abbigliamento da montagna, tanta acqua (non ci sono fonti lungo il percorso) e magari qualcosa da mangiare, io opto sempre per il pranzo al sacco.
Se andate in autunno considerate di vestirvi a strati, di indossare una maglia termica e di portare assolutamente un kway o giacca a vento imbottita, per me è stata vitale. Inoltre consiglio anche un bel scaldacollo, berretto e guanti.
Magari il berretto non è esteticamente bello, mi rivolgo a voi amanti delle foto di Instagram, ma con il vento molto forte presente lì, un altro cappello volerebbe via, quindi meglio avere indumenti che aderiscono bene al proprio corpo, ricordate: più praticità e meno estetica durante queste escursioni.
Se siete in vena di trekking in Emilia Romagna, vi rimando al mio articolo dedicato.
Buona gita, buona escursione e…
#StayCappellacci
Grazie per aver letto il mio articolo. Mi chiamo Sara, sono una content creator di professione e travel blogger per passione.
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Un pensiero su “Escursione a Corno alle Scale: il sentiero perfetto anche per i poco pratici”