Trekking sul Monte Zebio lungo i sentieri della Grande Guerra

Sull’Altopiano di Asiago, trekking e storia si fondono insieme in un connubio a dir poco incredibile, tanti percorsi, tanta storia, è tutto incredibilmente affascinante e oggi voglio portarvi con me a far trekking sul Monte Zebio, lungo uno dei sentieri della grande guerra, quello dedicato alla Mina dello Scalambron.

Sentiero CAI 832 Monte Zebio

Trekking sul Monte Zebio lungo i sentieri della Grande Guerra

Un po’ di storia sulla Mina dello Scalambron

La posizione dello Zebio era strategica per la battaglia, forze austriache e italiane avevano preparato le loro postazioni di difesa, trincee e grotte erano l’unico modo per difendersi, in parte si possono ancora visitare e percorrere per quello che ne è rimasto.

La mina venne realizzata dagli italiani ma ci fu un problema non ancora chiaro. Scoppiò l’8 giugno 1917, due giorni in anticipo rispetto a quanto invece era stato stabilito, causando anche la deflagrazione della contromina austriaca.

Tanti i morti, 120 soldati italiani persero la vita e oltre a questi, morirono anche più di quaranta ufficiali della brigata Catania che in quel momento stavano osservando le posizioni austriache in previsione della imminente Battaglia dell’Ortigara.

Una orribile tragedia nella tragedia della guerra, oggi ancora tristemente ricordata con un monumento posto nel luogo dello scoppio.

Trekking sul Monte Zebio lungo i sentieri della Grande Guerra

Trekking sul Monte Zebio: il sentiero 832 non è stato facile da trovare

Seguendo le indicazioni del cai per andare a fare questo trekking sul Monte Zebio, Mauro e io ci siamo persi più volte. Le indicazioni sono veramente poche e non capivamo bene alcuni punti di riferimento scritti online, quindi andando un po’ all’avventura e camminando anche oltre il dovuto, abbiamo trovato la strada!

Come raggiungere l’inizio del trekking?

In macchina da Asiago prendete le indicazioni per l’aeroporto, arriverete fuori città, la strada si farà sterrata quindi valutate bene se percorrerla in base al tipo di macchina che avete.

La strada sterrata che imboccherete si chiama Via Val Giardini e arrampica anche abbastanza bene oltre ad essere strettina. Arriverete ad un bivio all’altezza della Casa Sant’Antonio, penso siano tutte località per i campi estivi.

Da qui potete scegliere di proseguire a destra lungo Via Val Giardini in direzione della Malga Zebio oppure parcheggiare la macchina nello spiazzo che trovate dal bivio e percorrerla a piedi.

Noi abbiamo fatto così.

La strada è davvero molto sterrata, in salita, e boh, non la vedo indicata da fare in macchina ma la facevano tutti, quindi valutate voi in sostanza. Lungo la strada ci sono molti spiazzi per lasciare la macchina e proseguire poi a piedi per il trekking.

Per percorrere il sentiero cai 832, il punto di partenza è la croce di Sant’Antonio, la troverete lungo la Via Val Giardini. Qui molte persone proseguono dritto lungo la strada sterrata per raggiungere la malga. Se voi siete temerari, prenderete il sentiero indicato e inizierete la salita.

Trekking sul Monte Zebio lungo i sentieri della Grande Guerra
La croce di Sant’Antonio

Il sentiero attraversa il bosco ed eravamo solo noi due. Uno spettacolo. Silenzio, natura, aria fresca e pulita, pace dei sensi in tutto e per tutto. Si stava bene.

Usciti dal bosco vi troverete in una radura con l’erba altissima “stile Jurassic Park“, continuate sempre dritto fino al bivio e da lì decidete che direzione prendere in base ai vostri interessi specifici. Mauro e io abbiamo iniziato a percorrere i sentieri legati all’ecomuseo della grande guerra, abbiamo visitato alcune trincee e da lì siamo saliti fin dal punto della Mina dello Scalambron.

Trekking sul Monte Zebio lungo i sentieri della Grande Guerra

Qui sono iniziati i problemi perché le indicazioni per il sentiero sono sparite.

Eh si, non capivamo più dove *azzo andare… Che fare?

Mauro ha un super orologio Garmin con GPS, con tracciati tutti i sentieri e ci siamo affidati a quello. Proseguendo per un po’ sullo Zebio abbiamo intravisto la malga da lontano e veniva indicato (dall’orologio) un sentiero che scendeva lungo il pendio, ci siamo fidati e abbiamo raggiunto la malga tagliando per il pascolo con le mucchine che riposavano.

Trekking sul Monte Zebio lungo i sentieri della Grande Guerra

Così siamo ritornati sul sentiero.

Dalla Malga Zebio abbiamo raggiunto il Bivacco dell’Angelo, un altro punto di ristoro.

Trekking sul Monte Zebio lungo i sentieri della Grande Guerra
Bivacco dell’Angelo

Devo però ammettere che per tutta l’escursione non ho trovato zone dove fare pipì se non nella natura.

Eh già.

Il Bivacco dell’Angelo è molto carino così come tutta la radura e le sculture in legno presenti lì vicino.

Subito dopo sono sparite di nuovo le indicazioni.

Fidandoci della direzione data dall’orologio, abbiamo proseguito secondo quello che ci sembrava un sentiero e per fortuna dopo un pochetto, abbiamo visto le indicazioni sugli alberi e sulle rocce. Si ritorna dentro la foresta.

È bellissima e anche un po’ inquietante a causa dei tanti alberi caduti durante una delle ultime tempeste, ma è stupendo, se non fosse per le poche indicazioni, sarebbe il top come sentiero.

Comunque continuando incrociando dita e sperando tanto bene, siamo ritornati su via Val Giardini, poco sopra il punto di partenza della Croce di Sant’Antonio.

Da lì basta andare in discesa fino a dove avete lasciato la macchina.

Trekking sul Monte Zebio lungo i sentieri della Grande Guerra
Un raro caso di indicazioni ben segnalate lungo il sentiero

Trekking sul Monte Zebio: considerazioni

La vera magia di questo trekking è che eravamo solo noi, abbiamo incrociato gente nei pressi della malga ma nessuno durante il percorso, eravamo Mauro, io e la natura ed era tutto incredibilmente bello se non fosse per le indicazioni quasi assenti che ci facevano sentire persi.

Mi piacerebbe tanto che qualcuno del cai leggesse e si attivasse per mettere qualche indicazione in più.

Diciamo che non è nella mia top tre dei preferiti ma è comunque un bel sentiero consigliato se siete nei pressi di Asiago.

Se sei interessato ad altri sentieri della grande guerra, non puoi perderti questo: La strada delle 52 gallerie

Intanto… buon trekking!

#staycappellacci

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