Organizzare un viaggio in Giappone in autonomia: consigli pratici prima della partenza

Ormai è la meta gettonata del momento e non solo questo momento! Il Giappone affascina, lo capisco benissimo! Ma come organizzare un viaggio in Giappone in autonomia? E soprattutto come organizzare un viaggio in Giappone che sia economico?

Qui vi racconto tutto in base alle mie personali esperienze, punto per punto.
Pronti a partire? Andiamo!

Organizzare un viaggio in Giappone in autonomia: consigli pratici prima della partenza

Avete controllato il passaporto?

Molto semplice, per entrare in Giappone è necessario il passaporto in corso di validità. Al momento dell’ingresso nel Paese, occorre essere in possesso anche del biglietto aereo di ritorno, questo perché il visto d’ingresso per motivi di turismo, quindi un massimo di 90 giorni di permanenza, non serve. Se andate per turismo in Giappone, avete una trafila davvero breve.

Anche se non ci sono criticità o formalità doganali particolari, potete velocizzare il tutto compilando un modulo online. Vi spiego. In aereo, mentre state per atterrare, vi verrà consegnato un foglietto da compilare con i propri dati, le indicazioni relative al proprio viaggio e alcune domande di sicurezza. Potete compilarlo in aereo e esibirlo alla dogana facendo una lunga coda o sbrigare tutta questa procedura online.

Sul sito www.vjw.digital.go.jp ossia Visit Japan Web dovete effettuare la registrazione oppure il login.

Il QR code per entrare in Giappone

Prima vi chiederanno i dati personali, poi i dati del viaggio, compresi i dati del primo hotel dove alloggerete e inserire i dati della persona che sarà con voi.

Passerete poi alla Immigration clearance and Customs declaration, in cui praticamente vi chiederanno se siete mai stati allontanati dal Giappone con un ordine di espulsione o vi è stato negato l’ingresso in passato, se siete mai stati incriminati in Giappone o da altre parti e se portate con voi oggetti proibiti e illegali.

In sostanza:

  • Prima pagina. Dati anagrafici
  • Seconda pagina. Dati hotel
  • Terza pagina. Motivazione e durata del viaggio
  • Quarta pagina. Le domande che vi dicevo, quindi indicate no (se siete persone che non hanno commesso reati haha)
  • Nelle altre pagine proseguono le domande su eventuali crimini o illeciti, rispondete sempre no anche quando le domande sembrano strane o tradotte in modo strano.

Arriverete poi al riepilogo del questionario. Date conferma e tornate all’inizio, dalla pagina iniziale del vostro viaggio potete generare e scaricare il QR code che dovete esibire alla dogana. Vi consiglio di fare uno screeshot per averlo anche in assenza di connessione.

Arrivati alla dogana, oltre alla scansione del passaporto, delle impronte e del volto, verrà scansionato anche il QR code e così potete già uscire.

takeshita street - la via degli acquisti a tokyo

Portate con voi il passaporto

Il passaporto in Giappone, oltre a essere un valido documento d’identità, è utile anche quando fate acquisti. Per articoli vari dal valore complessivo di almeno 5.000 yen o beni di consumo (cibo, bevande, farmaci, cosmetici) dal valore complessivo compreso tra 5.000 e 500.000 yen, potete acquistarli esentasse esibendo il passaporto.

Il negoziante farà le dovute scansioni e vi spiegherà la procedura. Dovete firmare un foglio in cui dichiarate che i prodotti acquistati li usate per voi e non per rivenderli e vi verranno scontate le tasse.

Per souvenir e piccoli acquisti, non serve dichiarare nulla in dogana. Se fate acquisti considerevoli vi conviene sentire direttamente in dogana come procedere.

Noi abbiamo acquistato con questo metodo ai Pokemon Center, da Don Quijote, da Animate e negozi simili.

pikachu pilota all'aeroporto di Haneda

Quando controllare i voli

Dalla mia personale esperienza, la cosa più costosa di un viaggio in Giappone è il volo. C’è un abisso tra i costi dei voli e i costi di tutto il resto e questo abisso a volte è difficile da colmare, ma ci proviamo.

Premessa, era il nostro viaggio di nozze, quindi volevamo viaggiare comodi e concederci un “piccolo lusso” quindi abbiamo deciso di partire per Roma e volare con ITA con un volo diretto Roma-Tokyo in Comfort Economy.

Questo cosa significa? Più posto per le gambe, cappelliere dedicate e sedile leggermente più comodo, che per un volo in media di 13-14 ore dritte, schifo non fa.

A ripensarci, avrei speso molto di più e avrei fatto un upgrade, 14 ore filate di volo sono state comunque impegnative anche potendo stendere bene le gambe.

Per risparmiare sui voli potete fare alcune cose:

  • Controllare con largo anticipo le disponibilità
  • Fare affidamento ai programmi fedeltà delle compagnie aeree
  • Sfruttare sconti durante il black Friday o simili
  • Pregare tutti gli Dei possibili

La cosa migliore da fare è cercare di stabilire bene le proprie priorità e fare una ricerca mirata con Google Flight o SkyScanner e valutare i consti disponibili. Considerate che in media ho trovato biglietti che oscillano tra i 500 e i 600 euro a persona.

Hotel e aree in cui prenotare

Se il volo, comunque, è una bella spesa importante, potete limare con gli hotel. Parto subito con un consiglio: affidatevi agli hotel Tavinos.

È una catena di hotel che troverete in particolare a Tokyo e Kyoto, giovani, dinamici, economici e perfetti per risparmiare in viaggio. Non solo le tariffe sono economiche, ma hanno delle belle sale comuni dotate di macchine per il caffè, bollitori, microonde e dispenser per l’acqua. Inoltre forniscono una piccola selezione di paste per la prima colazione, niente di particolare, ma perfetto per fermarsi l’appetito prima di partire alla scoperta della città.

A Tokyo sono presenti due: Hotel Tavinos Hamamatsucho e Hotel Tavinos Asakusa.
A Kyoto è presente solo una struttura.

hotel tavinos - Organizzare un viaggio in Giappone in autonomia: consigli pratici prima della partenza

In generale, gironzolando per le città principali del Giappone, ho notato che i collegamenti interni delle metropoli sono efficienti, ben organizzati tra metro, tram e bus; quindi, non è necessario concentrarsi nelle aree più turistiche e di maggiore interesse, ci si può spostare anche leggermente più in fuori, cercando di trovare un buon rapporto qualità prezzo.

TIP. Vi segnalo solo di controllare una cosa. Spesso si consiglia di spedire i propri bagagli da un hotel all’altro, spostandosi con più facilità, evitando di trascinare i propri trolley in giro. Beh, non vale per tutti gli hotel, per esempio il Tavinos non accetta bagagli spediti. Hanno degli ottimi locker dove lasciare tutto ma non ritirano i bagagli spediti, accertatevi di questo se volete usufruire del servizio.

Assicurazione di Viaggio

Il consiglio che accomuna tutti noi creator, l’assicurazione di viaggio. So che può sembrare una di quelle cose da ignorare, ma per viaggi lungi e impegnativi, è importante essere tutelati in caso di ritardi, perdita bagagli, problemi di salute di qualsiasi tipo.

Noi per ora ci appoggiamo a HeyMondo, ma ci sono un sacco di offerte anche con altre compagnie assicurative, vi consiglio di trovare quella migliore per le vostre esigenze e farla assolutamente.

E-sim e wi-fi

Continuiamo i nostri consigli per organizzare un viaggio in Giappone in autonomia. Ho trovato ancora tanti, troppi blog che consigliano di acquistare un router portatile per avere il wi-fi in viaggio… Beh, se avete un telefono di ultima generazione, probabilmente avete la possibilità di attivare le e-sim.

Si tratta di una sim virtuale, che attivi all’estero per poter navigare in internet con un pacchetto di dati per poter essere connesso anche lontano dall’Europa. Ci sono servizi come Airalo che possono essere facilmente attivati via app e seguire le loro istruzioni per attivare la vostra e-sim sullo smartphone.

Una volta arrivati a destinazione, attivate l’e-sim che avete scaricato e il gioco è fatto.

Nei musei, Starbucks (sono tantissimi in Giappone) centri commerciali vari, c’è il wifi ovunque. Addirittura potete connettervi nei Combini, i minimarket aperti 24 ore su 24 dove oltre a trovare il wi-fi, potete anche noleggiare dei caricatori portatili in caso di smartphone scarico. Secondo me, la connessione non sarà un problema in Giappone, soprattutto se restate nelle città principali.

Se decidete di usare i wi-fi vari che sono presenti in giro, ricordate di attivare, sempre via app, un VPN. Ci sono servizi come NordVPN o SurfShark che sono utilissimi per tutelare i propri dati quando ci si connette alle wi-fi pubbliche. Tantissimi creator hanno codici sconto, soprattutto su YouTube, quindi potete attivarli anche con un po’ di sconticino.

Organizzare un viaggio in Giappone in autonomia: consigli pratici prima della partenza

Il Japan Rail Pass conviene ancora?

La risposta è dipende dal vostro viaggio. Noi in questo viaggio in Giappone abbiamo fatto:

tratta Tokyo-Kyoto
tratta Kyoto-Hiroshima
tratta Kyoto-Tokyo

Ci siamo poi spostati con i treni della linea JR (non Shinkansen però) per raggiungere Nara, Osaka e abbiamo usato alcune metro della linea JR a Tokyo e Osaka. Nonostante questi spostamenti, a conti fatti, abbiamo risparmiato prendendo i singoli biglietti e pagando le singole tratte anziché acquistare il Japan Rail Pass.

Online trovate diverse informazioni sui prezzi delle tratte, Google Maps indica esattamente i prezzi quando impostate il viaggio e potete avere un’idea dei costi usando anche l’app Klook, in cui è possibile prenotare in anticipo i biglietti. Noi abbiamo sempre acquistato i biglietti in loco alle macchinette o usato la Suica, ma nel caso, vi segnalo anche questa opzione.

Facendo in anticipo una configurazione, potete avere un’idea di quanto spenderete in trasporti e decidere se può valere la pena acquistare il pass o meno.

shinkansen in giappone

Usare la Suica

Oddio che cosa meravigliosa la Suica! Potete acquistarla in loco o inserirla digitalmente nel vostro wallet, se avete IPhone o controparte simile per Android. Coi iPhone, ci è bastato cercare la carta tra le opzioni delle carte trasporti e l’abbiamo ricaricata con la nostra carta ricaricabile, io ho Hype, Mauro ha Revolut.

Con la Suica potete prendere treni (non gli Shinkansen), autobus, tram, metropolitana in tutto il Giappone, solo passando la carta ai tornelli all’entrata e all’uscita. Se siete insicuri, chiedete agli operatori alle stazioni, ma noi abbiamo sempre usato quella per spostarci ed è stato fantastico.

biglietti shinkansen - Organizzare un viaggio in Giappone in autonomia: consigli pratici prima della partenza

Pagamenti con carta in Giappone

Tasto dolente. Se siete abituati a pagare con carta beh, qui è un po’ diverso. Tutte le catene e i luoghi principalmente turistici, così come anche i musei, accettano la carta. Templi, piccoli negozi, ristorantini vari, non accettano o potrebbero non accettare la carta ma solo contanti.

Verificate prima di entrare in un negozio e portate sempre un po’ di spiccioli con voi.

biglietti tempio kyoto

Per quanto riguarda le carte, abbiamo usato due prepagate per scrupolo. Io ho usato la carta Hype, cirucito Mastercard, sempre accettata ovunque e mi sono trovata benissimo. La stessa cosa vale anche con carta Revolut, che ha una funzione in più, si può pagare nella valuta del paese in cui si sta viaggiando, evitando così delle alte commissioni.

Questi sono i miei personali consigli per organizzare un viaggio in Giappone in autonomia. Per darvi un piccolo supporto grafico, ecco un bel pdf che potete scaricare e tenere a portata di mano per spuntare tutti i passaggi utili da fare prima di partire per un viaggio in Giappone.

Io e Doraemon - Organizzare un viaggio in Giappone in autonomia: consigli pratici prima della partenza

Alla sezione Giappone troverete a mano a mano tanti consigli utili per scoprire questa straordinaria nazione, soprattutto se è la prima volta che la visitate e se volete aggiornamenti e pillole o chiedere qualche info in più, vi aspetto sul mio profilo Instagram.

Buona organizzazione e buon viaggio!

#StayCappellacci e anche un po’ #StayTakoyaky

Grazie per aver letto il mio articolo. Mi chiamo Sara, sono una content creator di professione e travel blogger per passione.
Qui puoi sapere chi è Cappellacci a Merenda e scoprire l’origine del mio nome.
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