Arriva la primavera, quel felice momento in cui godersi delle belle gite con i primi caldi della stagione e starnutire a raffica a causa dell’allergia. Con un buon antistaminico nello zaino, partiamo alla scoperta della primavera in Emilia Romagna, con tante gite per tutte le richieste.
Primavera in Emilia Romagna: iniziamo con l’ovvio ma mai scontato
Iniziamo questa carrellata di gite e idee per godersi la primavera in Emilia Romagna con il consiglio più ovvio di tutti ma che tanti si scordano: le città d’arte.
Dai complessi museali di Parma e Piacenza alla magnificenza di Reggio Emilia e Modena, passando per il Castello di Ferrara, i segreti di Bologna e i murales di Ravenna e non solo.
Questo è il periodo per andare alla scoperta delle città della Romagna senza trovare la coda di chi va al mare. Cervia e il suo museo del sale, la Rimini di Fellini, Predappio e l’architettura razionalista, le città d’arte sono la scelta perfetta per le gite primaverili in Emilia Romagna.
Borghi e panorami floreali
Primavera in Emilia Romagna significa anche un mondo di fiori. Non perdetevi l’abitato di Torrechiara con il suo Castello. Proseguite nel reggiano, tra i Castelli legati a Matilde di Canossa e, proprio vicino a Canossa, troverete il piccolo borgo di Votigno di Canossa.
Volete una proposta di alloggio originale tra le colline di Canossa? Vi consiglio il Dimidium!
Nel modenese potete scoprire Castelvetro di Modena, Nonantola, Spilamberto e soprattutto Vignola con i suoi ciliegi in fiore e la Festa dei Ciliegi. Vista la grandezza dei borghi, potete valutare di visitarne 2 o 3 nella stessa giornata.
Non dimenticate i borghi e i paesi dipinti. Dozza e San Giovanni in Persiceto sono ormai famosi per i loro murales, ma se vi capita di essere nei dintorni, potete dare un’occhiata anche a Gherardi (FE) oppure a Molinella (BO). Passando in Romagna, non perdetevi i murales di Cotignola e potete scendere fino Saludecio, il paese delle invenzioni e Borgo San Giuliano a Rimini.
In tema con i fiori, potete visitare Casola Valsenio e il Giardino delle Erbe dimenticate, un giardino visitabile gratuitamente per scoprire erbe e piante officinali, ma propongono anche tantissime attività tra laboratori e visite guidate, per approfondire ancora di più questo aspetto.
Passeggiate nella natura e adrenalina
La primavera invoglia alle prime passeggiate nella natura. Vi consiglio di andare alla scoperta del Delta del Po emiliano romagnolo prima che diventi troppo caldo e le zanzare troppo fameliche. Potete visitare le Valli di Comacchio o pedalare lungo la Ciclabile degli Angeli. Potete visitare le Vallette di Ostellato o le Saline di Cervia.
Restando in zona, in primavera riapre il Boscone della Mesola, con i suoi tour dedicati per vedere da vicino i cervi. Si tratta di un territorio straordinario, ricco di biodiversità.
Per gli amanti delle panchine giganti, ne troverete diverse tra il reggiano e il modenese, potete anche passare per il bel borgo di Brisighella e visitare la prima panchina gigante della Romagna.
Per tutte la famiglia, soprattutto per i più adrenalinici, vi aspetta il Parco Cervia Avventura che apre proprio tra maggio e giugno. Qui potete testare il vostro equilibrio tra i percorsi sospesi di varie difficoltà, volare tra i pini marittimi di Cervia e visitare la vicina fattoria didattica.
A 10 minuti di auto da lì, raggiungerete Milano Marittima e la Casa delle Farfalle. Qui la passeggiata è nel piccolo mondo degli insetti, un mondo incredibile! La parte più bella è la serra delle farfalle tropicali, un luogo magico che vi trasporterà nel Paese delle Meraviglie.
P.S. Se volete qualche info in più su cosa fare in Romagna, ecco qui!
Avete mai sentito parlare delle Vedute d’Artista? Potete trovare questi balconi panoramici tra Romagna e Marche, tra le colline del Montefeltro e della Valmarecchia. A Pennabilli troverete il panorama che ispirò lo sfondo della Gioconda, mentre a Petrella Guidi, vicino a Sant’Agata Feltria, troverete lo sfondo presente ne Il battesimo di Cristo, conservato alla National Gallery di Londra e realizzato da Piero della Francesca. Si tratta di camminate semplici, ma serve sempre la dovuta attenzione, per raggiungere dei punti di vista davvero privilegiati.
Primavera in Emilia Romagna: sagre e eventi
A marzo solitamente ci sono le Giornate Fai di Primavera, un’occasione unica per visitare luoghi solitamente chiusi al pubblico. Oltre a questa occasione, date un’occhiata agli eventi organizzati in primavera (e anche autunno) da ExtraBo, spesso fanno parte di rassegne specifiche e sono occasioni uniche per scoprire il territorio bolognese e modenese.
Parlando di sagre ed eventi culinari, questo è il periodo della sagra della lumaca, come quella di Casumaro o della Magnalonga di Mordano. Vi segnalo anche la Festa della Raviola a Castel Maggiore e la Fiera dell’asparago di Mesola. Ci sono veramente tante fiere e sagre in questo periodo. Sul mio profilo IG @cappellacciamerenda vi avviso sempre sui prossimi eventi.
Questo è anche il periodo del Palio di Ferrara, uno dei più antichi d’Italia, che animerà le vie del centro storico in tutti i weekend di maggio.
In Romagna, in aprile, potete assistere alla Festa del Falò a Rocca San Casciano, un evento suggestivo che vede sfidarsi i due rioni, il Borgo e il Mercato.
Chiudiamo in bellezza a giugno, proprio a cavallo del solstizio d’estate, salutando la primavera e entrando nella calda stagione estiva, con La Notte delle Streghe a San Giovanni in Marignano, un’atmosfera magica dove riconnettersi con la natura e con i propri istinti, fare l’acqua di San Giovanni e celebrare l’arte!
Spero che tutti questi consigli vi siano utili per organizzare le vostre gite in primavera in Emilia Romagna. Se avete domande, il box sotto è tutto vostro e potete scrivermi anche su Instagram, dove tutte le settimane condivido notizie e realizzo caroselli tematici proprio dedicati alla mia regione.
Buona gita e…
#StayCappellacci
Grazie per aver letto il mio articolo. Mi chiamo Sara, sono una content creator di professione e travel blogger per passione.
Qui puoi sapere chi è Cappellacci a Merenda e scoprire l’origine del mio nome.
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