Itinerario 3 giorni a Kyoto con PDF: cosa fare nella storica capitale del Giappone

Kyoto, non saprei ancora come definire questa città, le ho dedicato troppo poco tempo. Da un lato mi ha affascinato, dall’altro un po’ deluso, è una città a metà strada tra passato e presente, in cui passi da un tempio a un centro Pokemon in un attimo… Beh, se volete scoprirla come si deve, ecco il mio itinerario di 3 giorni a Kyoto.

Alla fine di questo post troverete un bel PDF con un elenco che potete scaricare e portare con voi, stampare e spuntare, con tutte le tappe che vi racconto qui, così non vi perderete nulla.

Vi indicherò i percorsi così come li ho strutturati io nell’arco della giornata. Abbiamo camminato un sacco, ma secondo me merita tanto camminare nelle città, ti permette di andare oltre quello che vedi sui social, oltre i luoghi solo turistici.

Itinerario 3 giorni a Kyoto con PDF: cosa fare nella storica capitale del Giappone

Non voglio dilungarmi però, iniziamo a camminare!

3 giorni a Kyoto: primo giorno, nel cuore della città

Il primo giorno a Kyoto lo dedichiamo ai luoghi iconici della città, al suo passato, ai suoi templi. Si tratta di un giro turistico, pieno zeppo di gente, quindi armatevi di pazienza, ci saranno code da fare, ci sarà un po’ di caos, ma il Giappone è una meta molto gettonata, lo sappiamo, dobbiamo solo muoverci con calma e attenzione.

Itinerario 3 giorni a Kyoto con PDF: cosa fare nella storica capitale del Giappone - kiyomizu dera

La prima tappa del nostro itinerario di 3 giorni a Kyoto è il meraviglioso Kiyomizu-dera. È il tempio che maggiormente identifica Kyoto. Posizionato su un’altura, da qui si vede un panorama pazzesco della città.

Il suo colore rosso spicca sui colori delle foglie, è davvero molto affascinante. Potete percorrere la prima scalinata che vi condurrà alla biglietteria.

Per visitare le parti più interne del tempio, infatti, dovete pagare 300 yen per il biglietto.

TIP: I biglietti per templi e santuari e tutti gli oggetti, souvenir, amuleti o altro presenti all’interno del tempio si pagano sempre e solo in contanti, quindi assicuratevi di averne con voi.

Una volta entrati, ecco i punti da non perdere:

  • Il Santuario Jishu il luogo perfetto per invocare la fortuna in amore. Di fronte al santuario ci sono due grandi pietre nel terreno. Leggenda vuole che se riesci a camminare direttamente da una pietra all’altra con gli occhi chiusi, avrai come benedizione il vero amore
  • L’iconica foto in cui di vedono i pilatri che sorreggono il templio, passando dalla Sala Okunoin.
  • Le cascate di Otowa. Ci troviamo alla base del tempio, qui troverete una piccola cascata divisa in tre ruscelli d’acqua. La tradizione vuole che i visitatori usino degli speciali mestoli con il manico lungo per purificarsi e bere l’acqua, che non deve essere bevuta direttamente dal mestolo, ma usarlo solo per versare l’acqua sulla mano. A seconda di quale ruscello si sceglie, si può avere una lunga vita, una vita amorosa intensa o avere successo a scuola.

Oggi questo è un tempio patrimonio UNESCO.
Ci si trattiene molto qui, il complesso è enorme ed è semplicemente bellissimo, è facile trattenersi ad ammirare lo splendore generale.

Una volta conclusa la vostra visita, potete procedere con la seconda tappa dell’itinerario.

TIP. Il goshuin è un’antica tradizione giapponese legata alla visita di templi buddhisti e santuari shintoisti. È un sigillo o timbro unico che viene apposto su un foglio di carta, solitamente un quaderno apposito chiamato goshuinchō, da parte di un monaco o di un sacerdote. Molti visitatori giapponesi e non amano collezionare goshuin, creando così un diario visivo del loro pellegrinaggio spirituale.

È fondamentale acquistare un quaderno dedicato all’interno del templio e anche in questo caso si paga in contanti. È importante anche rispettare i monaci che li realizzano, foto e video sono vietati

Il simbolo della vecchia Kyoto

Fate un tuffo indietro nel tempo a Sannenzaka e Ninenzaka due stradine proprio accanto al Kiyomizudera. Sono due viuzze storiche, affascinanti, bellissime se visitate all’alba e popolatissime durante il resto della giornata.

folla a sannenzaka e ninenzaka

Gli edifici in legno che caratterizzano la via oggi sono negozietti di souvenir o di street food. Qui troverete di tutto e i prezzi sono anche decisamente alti. Se volete comprare souvenir, non vi consiglio di prenderli qui, a meno che proprio non ci sia qualcosa di irresistibile.

Tra i negozietti, potete trovare anche un negozio dedicato allo Studio Ghibli con diversi spot fotografici molto graziosi. Li trovate sul navigatore come “Donguri” che è il nome scelto da Hayao Miyazaki proprio per questi negozi. Ce ne sono tantissimi nelle città principali del Giappone.

ghibli store a kyoto

Qui potete trovare anche uno Starbucks molto particolare, tutto in stile tradizionale giapponese con tanto ti tatami, forse uno dei più particolari mai visti.

Continuate a passeggiare fino ad arrivare al Tempio di Kodaiji, costruito dalla moglie di Toyotomi Hideyoshi in onore del marito. Il costo del biglietto è di 600 yen.

Qui potete visitare una particolare foresta di bambù e di sera ci sono spesso spettacoli di luci notturne.

Da qui proseguite per il Parco di Maruyama, famoso soprattutto per la fioritura dei ciliegi. Qui potete trovare anche un Poke Lids, un tombino a tema pokemon.

Itinerario 3 giorni a Kyoto con PDF: cosa fare nella storica capitale del Giappone - pokemon lids

TIP. In Giappone guarda per terra! Ci sono un sacco di tombin affascinanti, riccamente decorati in base alla località e ci sono dei tombini molto nerd, come quelli dedicati alle Guerriere Sailor o ai Pokémon! Al sito Poké Lids potete trovarli tutti e inserirli nel vostro itinerario.

Ci troviamo già nel quartiere di Gion, il quartiere delle Geishe, un luogo affascinante e suggestivo. Vi consiglio di visitare subito il Santuario Yasaka-jinja, di un rosso lucente. Pare sia frequentato dalle persone che pregano per avere bellezza e ricchezza… niente male!

Il palcoscenico centrale del tempio è decorato da delle meravigliose lanterne.

santuario di yasaka lanterne

Noi lo abbiamo visitato verso l’orario di chiusura, vi consiglio sempre di verificare prima sul navigatore, i templi chiudono tra le 16 e le 17. A quell’ora, iniziava ad esserci un’atmosfera rilassata, una calma incredibile e le luci del tramonto filtravano dalla porta del santuario, è stato fantastico!

Da qui potete proseguire nell’esplorazione del quartiere di Gion.

TIP. A causa della maleducazione di molti turisti che importunavano le geishe o arrivavano addirittura a entrare nelle dimore private per fare foto, ora ci sono delle severe regole di condotta per visitare il quartiere. I turisti possono visitare solo le vie principali e serve rispettare scrupolosamente i cartelli.

La strada principale è Hanami-kōji. Consiglio di psseggare nella zona, raggiungere il Gion Corner, il Teatro Minamiza Kabuki e il tempio Kenninji, essere il tempio zen più antico di tutta la città.

quartiere di gion

La sera a Kyoto

Da qui attraversate il fiume Kamo e raggiungete l’area di Pontocho. È un quartiere storico di Kyoto che si snoda lungo il fiume. Bar e localini si animano di sera, tra i vicoli stretti di questo quartiere, con le luci delle lanterne rosse che riflettono sull’acqua.

Itinerario 3 giorni a Kyoto con PDF: cosa fare nella storica capitale del Giappone - pontcho

È la zona perfetta per fermarsi a mangiare o anche solo per fare una passeggiata serale con qualche foto ad effetto.

Se cercate qualcosa di più occidentale, fast food o simili, vi consiglio di dirigervi nella zona di Shimogyo Ward, Kankobokocho, dove è presente anche il Pokemon center di Kyoto. Un viale enorme, moderno e ricco di negozi, tutto l’opposto della vecchia Kyoto visitata fino ad adesso.

pokemon center kyoto
Screenshot

CIBO TIP. Le prime sere abbiamo spesso acquistato qualcosa da mangiare ai Family Mart o 7 eleven di turno. Il nostro hotel offriva nella sala comune i bollitori con l’acqua calda e forni a microonde, questo è stato utilissimo per comprare qualcosa di pronto e consumarlo in hotel la sera.
In coda all’itinerario vi darò anche indicazione dei locali dove ci siamo fermati a mangiare.

3 giorni a Kyoto: in treno tra le estremità della città

La seconda giornata di questo itinerario di 3 giorni a Kyoto sarà tutto in treno.

La prima tappa della giornata è il famoso Santuario di Fushimi Inari-taisha, il santuario dai tanti torii rossi che costituiscono la via fino al Monte Inari.

Itinerario 3 giorni a Kyoto con PDF: cosa fare nella storica capitale del Giappone - fushimi inari

Direi che a tutti gli effetti è uno dei miei posti preferiti del Giappone. È totalmente gratuito, pagate solo per acquistare i souvenir, amuleti e i torii rossi che potete appendere con le vostre preghiere.

Ovunque nel tempio troverete delle statue di volpe, le volpi infatti sono considerate messaggere divine delle divinità Inari.

A ridosso del tempio troverete tantissime bancherelle di street food tra tofu fritto, takoyaki e altri prodotti fritti. Una volta entrati, potete iniziare la salita fino al monte.

Il percorso vi porterà via dalle 2 alle 3 ore. Non è difficile, ma ci sono dei discreti tratti in salita. Per prendere fiato durante il percorso, troverete delle “stazioni” con negozietti, locali dove prendere il te e addirittura un negozietto dove pare siano nati gli originali biscotti della fortuna, quelli che ispirarono i biscotti della fortuna nati negli Stati Uniti.

Più proseguite lungo il percorso, meno gente troverete. Si fermano tutti all’inizio, ma se avete voglia di camminare, sarà una vera soddisfazione arrivare fino alla fine del percorso e soprattutto godersi il santuario in tranquillità con pochissime persone.

Qui troverete anche qualche gatto che gira tra i torii. In una delle stazioni, sulla via del ritorno, potete trovare delle cartoline che li raffigurano, sono un po’ la mascotte del santuario.

Come raggiungerlo: linea JR Nara per la stazione di Inari o la linea Keihan per la stazione di Fushimi Inari.

Al Tempio di Kinkakuji

Una volta terminata la visita, riprendete la treno per tornare alla Stazione di Kyoto, da qui potete fare una combinazione di treno + bus o solo bus (n. 205) fino alla fermata omonima. Questo viaggio vi condurrà al Tempio di Kinkakuji, un’area che si estende per circa 132.000 metri quadrati.

È uno dei luoghi più importanti di Kyoto, il tempio d’oro, che da casa di villeggiatura dello shogu, divenne un tempio zen alla sua morte, come da sue volontà. Il costo è di 500 yen.

È un’area naturalistica stupenda in cui spicca l’oro del tempio.

Itinerario 3 giorni a Kyoto con PDF: cosa fare nella storica capitale del Giappone - kinkaku-ji

Noi abbiamo mangiato proprio al di fuori del tempio, da Yamazaki-an dove abbiamo mangiato dei buonissimi baozi manzo e cipolla e abbiamo provato i takoyaky “Kyoto style” immersi nella zuppa.

Da qui ci siamo fatti una bella ma lunga passeggiata fino alla stazione di Emmachi per prendere il treno della linea JR che da lì porta fino a Arashiyama.

TIP. Appena salite sul treno in direzione Arashiyama, mettetevi sul lato sinistro e guardate fuori dal finestrino, dopo pochi minuti comparirà la testa di un grande EVA, direttamente da Neon Genesis Evangelion. Si tratta di un’attrazione del Toei Kyoto Studio Park ed è molto divertente vederla dal finestrino.

Arashiyama, tutta un’altra Kyoto

Una zona dalla natura rigogliosa. Un’area molto affascinante e particolare, ricca di templi, ce ne sono davvero tantissimi. Qui potete passeggiare un po’ nei dintorni, per godervi un po’ la quotidianità del posto.

foresta di bamboo aeashiyama

I luoghi imperdibili sono:

  • Otagi Nenbutsuji Temple. In collina, il tempio dalle 1200 rakan, le statue che raffigurano i discepoli del Buddha storico, tutte una diversa dall’altra. Raggiungibile in autobus dalla stazione di Arashiyama.
  • L’area vicino a Adashino Nenbutsuji. Una ricca zona di templi in cui potete visitare anche una bella foresta di bambù, meno conosciuta rispetto a quella più famosa e instagrammata.
  • Sagano Bamboo Grove, una passeggiata in una piccola foresta di bambù che conduce fino al famoso Bosco di bambù di Arashiyama
  • Il tempio Tenryu-ji, uno dei più grandi templi Zen di Kyoto.
  • Il Ponte Togetsukyo  o “ponte che attraversa la luna”, il simbolo della zona. Questo ponte è una delle immagini iconiche della zona, attraversa il fiume spalle il paesaggio collinare.
Itinerario 3 giorni a Kyoto con PDF: cosa fare nella storica capitale del Giappone - ponte di arashyama

Tutta la zona di 19 Ukyo Ward è piena di negozi di souvenir e negozietti di street food. Noi abbiamo colto l’occasione per provare i dango, dolcetti di riso giapponese in una salsa dolce, abbiamo presi da Kotoimo Honpo.

Non perdetevi anche la Foresta di Kymono, un’installazione tessile presso la stazione del tram Arashiyama Randen. Affascinante la sera, quando tutto si illumina, si tratta di grandi cilindri in cui sono avvolti dei komono in diversi disegni tradizionali Kyo-yuzen. Kyo-yuzen è uno 
stile di tintura dei tessuti tipico di Kyoto, praticato durante il periodo Edo. Un omaggio originale a questa tradizione.

Prima di andare via, abbiamo cenato da Takoyaki and Yakisoba, un localino defilato dalle vie principali, dove abbiamo mangiato benissimo.

foresta di kimono

Cosa vedere a Kyoto in 3 giorni: terzo e ultimo giorno

Per il nostro ultimo giorno di questo itinerario di 3 giorni a Kyoto, recuperiamo ciò che ci manca in base alle nostre preferenze. Vi suggerisco un po’ di posticini interessanti da visitare, così potete organizzare al meglio il vostro percorso.

Nella zona del Kinkakuji, meritano di essere visitati anche gli altri siti Patrimonio dell’Umanità come il Tempio di Ginkakuji, il Tempio di Ryoanji  e il Tempio di Tenryuji .

Vicino alla stazione potete visitare il grande Museo Ferroviario di Kyoto per un viaggio nel passato delle ferrovie giapponesi e a proposito di musei, per gli amanti del genere, non perdetevi il Manga Museum.

Affascinante la sera, quando tutto si illumina, si tratta di grandi cilindri in cui sono avvolti dei komono in diversi disegni tradizionali Kyo-yuzen. Kyo-yuzen è uno 
stile di tintura dei tessuti tipico di Kyoto, praticato durante il periodo Edo. Un omaggio originale a questa tradizione.

Il bellissimo Tempio Higashi Hongan-ji è uno degli edifici in legno più grandi del mondo, molto poco turistico, si respira proprio un’atmosfera rilassata.

Potete visitare anche il Castello Nijō o, un po’ più distanti, il Ginkaku-ji, il tempio conosciuto con il nome di Padiglione d’Argento e il Tempio Nanzen-ji.

Accanto al Ginkaku-ji non perdetevi la Philosopher’s Path una piccola passeggiata molto scenografica in primavera.

Dove mangiare a Kyoto

In questo itinerario di 3 giorni a Kyoto vi ho inserito a spot un po’ di nomi di locali dove ci siamo fermati a mangiare.

Proprio in città, vi segnalo anche: Kyoto Bistro con diverse proposte tipiche e più occidentali, Gyoza Chao Chao e Gihan Hajimedo vicino alla stazione di Kyoto.

dango a kyoto

Hotel Tavinos, il posto perfetto dove dormire a Kyoto

Vi consiglio assolutamente l’Hotel Tavinos per il vostro soggiorno qui. È una catena, ha due strutture anche a Tokyo. Qui a Kyoto ha una sede molto centrale, vicino al Kiyomizu-dera e a una ventina di minuti a piedi dalla stazione.

Come già vi raccontavo, l’hotel ha un’area comune bellissima perfetta per fermarsi a mangiare o fare colazione la mattina. Non propongono pasta elaborate, solo qualche pastina/salatino per fermarsi lo stomaco. Si paga infatti solo la camera, la colazione non è inclusa, c’è solo qualcosa da mangiare offerto dalla struttura e acqua, tè e caffè a volontà sempre.

C’è un bel servizio di deposito bagagli, ma quando ci sono andata non accettavano bagagli spediti dai corrieri. In Giappone infatti potete anche spedire i vostri bagagli all’hotel di destinazione, ma non tutte le strutture li accettano. Hanno anche una sala lavanderia a gettoni con due lavatrici e due asciugatrici.

hotel tavinos

Beh, spero che questa guida di 3 giorni a Kyoto vi sia utile e potete scaricare qui una versione grafica con tutti i punti da visitare per non perdere nulla.

Se avete curiosità o domande su Kyoto, potete scrivermi anche su Instagram, dove sto pubblicando tanti consigli e posticini insoliti del Giappone.

Buon viaggio e…

#StayCappellacci

Grazie per aver letto il mio articolo. Mi chiamo Sara, sono una content creator di professione e travel blogger per passione.
Qui puoi sapere chi è Cappellacci a Merenda e scoprire l’origine del mio nome.
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