Natale è un momento magico, Ferrara a Natale diventa splendida con tutte quelle lucine natalizie, e dalle bancherelle sul listone arriva il buon profumo goloso di dolci e salami e pure dolci salami tanto che ingrassi alla sola annusata.
Si tratta di un momento felice, dove nonostante la frenesia delle scadenze imminenti, trovi un pizzico di gioia in quei profumi e colori. Mentre passeggiavo qualche giorno fa, ho visto un Babbo Natale in Piazza Municipale che giocava con i bambini, aveva delle campanelle che suonavano e un cagnolino è corso da lui attratto dal loro suono, sembrava un momento da film natalizio!
Io personalmente adoro le ceste natalizie, tutti gli anni le aspetto con ansia e le giro e rigiro guardando avidamente cosa c’è nascosto al loro interno e che felicità quando scopri quel vasetto di funghi, quella stecca al cioccolato o di crema alle castagne nascosta dagli altri prodotti!
Ovviamente la parte culminante era il pranzo con i parenti.
Dico era, perché con la morte di mio nonno tutto è cambiato e nessuno ha voluto più fare dei bei pranzi come prima. Tutto ha assunto un sapore agrodolce, ricordo quei momenti come se fossero lontanissimi, con un po’ di tristezza e un po’ di felicità.
I miei nonni si svegliavano presto e iniziavano a preparare la carne ai ferri nel caminetto in giardino, c’era un profuno meraviglioso nell’aria.
Si festeggiava il 25, mai il 24, perchè poi i nonni erano stanchi e vogliono andare a letto presto, quindi il momento della festa è proprio il 25 dicembre a pranzo: si apparecchiava la tavola con la tovaglia rossa e oro delle feste, si cercava di trovare posto per tutti anche se restavamo sempre stretti come sardine e arrivavano montagne di cibo tra cappelletti, cappellacci, l’immancabile pasta al forno della nonna, il vino fatto dal nonno e via di primi!
Poi i secondi, la super carne ai ferri, il cotechino, la polenta e le patatine fritte, che mia nonna ne faceva sempre troppo poche e non abbiamo mai capito il perchè.
Il dolce è la parte più esilarante e oserei dire fondamentali di tutti coloro che vivono Ferrara a Natale. Mia nonna faceva sempre il suo, non saprei nemmeno definirlo perchè è una sua particolare ricetta con savoiardi, creme varie, davvero buono… Mia zia arrivava sempre con la zuppa inglese super alcolica e c’è sempre qualche parente che ne mangia una fetta di troppo e inizia a girargli la testa.
Si chiaccherava talmente tanto e tutti insieme che nemmeno da Barbara D’Urso quando c’è Sgarbi presente si fa così tanto casino, ma alla fine era bello così, spensierato e allegro, perchè il vero senso del Natale alla fin fine è questo, essere spensierati e allegri, almeno per un giorno, almeno per poche ore, dimenticarsi di tutto e ridere, c’è migliore cura alla malinconia che ridere insieme?
Beh, se volete scoprire la magia di Ferrara a Natale, vi invito a leggere la mia guida natalizia tutta dedicata a Ferrara.
Beh, Buone Feste!
Grazie per aver letto il mio articolo. Mi chiamo Sara, sono una content creator di professione e travel blogger per passione.
Qui puoi sapere chi è Cappellacci a Merenda e scoprire l’origine del mio nome.
Qui trovi i link alla mie pagine Instagram e LinkedIn.