Perché è importante avere eventi nerd nelle città italiane?
Questo post, che non rappresenta una delle mie solite guide di viaggi, è nato da un post condiviso dal sindaco di Ferrara Alan Fabbri e che vi metterò qua.
Sono rimasta piuttosto perplessa da ciò che ho letto e dalla mancanza di conoscenza del mondo nerd che ancora è presente in Italia, un mondo che, in tutta onestà, esisteva già ben prima che io nascessi e che ha toccato numerose generazioni, eppure, chissà perché, è così difficile far passare certi concetti.
Avete visto il post? Bene, ora partiamo da un glossario di base utile per affrontare le prossime righe di questo mio flusso di coscienza.
Due concetti da capire
CULTURA NERD: un insieme di interessi, comportamenti, valori e stili di vita legati principalmente alla passione per attività intellettuali, tecnologiche, scientifiche, e artistiche, spesso considerate “di nicchia” o “di specializzazione”. Tradizionalmente, il termine “nerd” era usato in senso dispregiativo per indicare persone molto appassionate o esperte in materie percepite come fuori moda o poco socialmente accettate, come la scienza, la tecnologia, la matematica, i videogiochi, i fumetti, il fantasy, la fantascienza, e altri argomenti geek. Tuttavia, nel tempo, questo termine ha assunto connotazioni più positive ed è diventato sinonimo di competenza, passione e impegno.
LUDOPATIA: La ludopatia, o gioco d’azzardo patologico, è un disturbo del comportamento caratterizzato dall’incapacità di resistere all’impulso di giocare d’azzardo, nonostante le gravi conseguenze negative che ciò comporta per la vita personale, sociale, lavorativa e finanziaria del soggetto. È considerata una forma di dipendenza comportamentale, simile alle dipendenze da sostanze, come droghe o alcol.
Non è un caso se faccio uscire questo post poco dopo il Lucca Comics and Games, una delle più importanti fiere mondiale legate al fumetto, ai giochi e alla cultura pop in generale, con personalità del calibro di Terry Brooks, Tim Burton, Gary Frank, Margaret Weis, Tatsuya Nagamine.
Che dite, tutti i partecipanti del Lucca Comics sono affetti da disturbi?
Giocare ai videogiochi è da bambini o da malati?
Qui entriamo nel vivo della conversazione. Di recente sono stata al Tresicomics & Games, un piccolo festival che ha visto a novembre 2024 la sua primissima edizione e nella sua semplicità, mi è piaciuta l’atmosfera che si respirava. Non solo, il 2024 è stato il primo anno anche per il Wonder Gulp Festival, evento che si è tenuto a Ferrara a cavallo tra la fine di agosto e i primi di settembre è stato a tutti gli effetti una esaltazione della cultura nerd secondo numerosi punti di vista, toccando tematiche affascinanti e coinvolgendo interessi differenti e tutti affini al mondo pop, dai film alla musica, dagli sport ai giochi da tavolo, passando per mostre e spettacoli.
Non erano presenti postazioni per videogiocare, ma erano presenti in esposizione alcuni cabinati storici, dei veri e propri pezzi vintage, oggetti che hanno fatto la storia tanto da diventare iconici e che potevano essere provati, per rivivere un po’ il fascino di quell’epoca passata che ora ci incanta nei film.
Possiamo davvero dire che questi oggetti possano creare un danno psicologico ai giorni d’oggi?
È sempre la stessa storia. Se da un lato il giocare viene considerato una “cosa da bambini” dall’altro lato viene considerato “nocivo per i bambini” il tutto con una generalizzazione e banalizzazione incredibile. Pure usare il ciuccio può provocare dipendenza ai bambini, eppure non vedo tutta questa apprensione da parte dei genitori.
Non voglio soffermarmi su questo aspetto nello specifico, su questo vi indirizzo a un podcast incredibile del mio capo, Rudy Bandiera, che ha trattato questo aspetto con esperti del settore, tra cui anche psicologi, e che trovate su Amazon.
È importante conoscere la cultura nerd
Non è corretto generalizzare o affermare che una persona nerd sia automaticamente più incline alla ludopatia. Alcuni “nerd”, per via della loro passione intensa e focalizzata su determinati interessi, possono essere più inclini a comportamenti compulsivi, come passare molte ore a giocare o investire energie e denaro in hobby specifici. Questo però non implica una predisposizione alla ludopatia.
È cruciale distinguere tra i due concetti. La cultura nerd, per quanto possa essere associata a un’intensa passione per certi giochi, non è sinonimo di ludopatia. La maggior parte delle persone che si identificano con la cultura nerd hanno un rapporto sano con i loro hobby e passioni. La ludopatia, invece, è una patologia specifica legata all’incapacità di controllare il gioco d’azzardo e ha implicazioni psicologiche e comportamentali molto diverse.
È importante non confondere una forte passione con una dipendenza patologica. È importante conoscere per capire, perché la conoscenza di questo mondo è fondamentale per approcciarsi alle nuove generazioni. È un mondo che può avere dei pericoli? Si, come tutte le cose, ma se lo si comprende appieno, si sa anche dove intervenire.
Gli eventi nerd in Italia
Purtroppo però generalizzare è facile, ecco perché è cruciale avere delle fiere del fumetto e/o eventi nerd Italia, per far avvicinare le persone a questo mondo, per capirlo, per conoscerne la complessità, perché non è tutto un disegnino e un giochino, c’è un mondo di conoscenza e varietà, ci sono elementi artistici unici che sono il riflesso della nostra società, ci sono narrazioni di una complessità intrinseca tale da creare fandom, approfondimenti, conferenze sul tema.
Questi particolari eventi nerd in Italia permettono di dare una nuova nota di colore alle città, favoriscono uno scambio culturale unico nel suo genere e rappresentano un grande momento nostalgico: non c’è cosa più bella di mostrare alle nuove generazioni i giochi delle generazioni precedenti, è un incontro unico tra punti di vista diversi.
Al Wonder Gulp Festival, così come al Tresicomics & Games, ho visto tantissimi genitori mostrare i cabinati ai loro figli, tanti genitori che parlavano ai bimbi di Ghostbusters, che parlavano delle spade laser e che spiegavano a cosa serve la macchina del tempo, ho visto grandi giocare a D&D con i più piccoli, bambini che scoprivano i Pokémon per la prima volta. Potrà mai essere ludopatia o dipendenza tutto questo?
Grazie per aver letto il mio articolo. Mi chiamo Sara, sono una content creator di professione e travel blogger per passione.
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