Eccoci in questa terra di confine tra Bologna e Modena, un territorio straordinario che cambia colore con le stagioni, ecco cosa fare in Valsamoggia.
Un territorio che ho esplorato in autunno, e mi sono innamorata. L’ho poi visitato in estate e mi sono innamorata di nuovo, ma andiamo con ordine, così posso dirvi tutto quello che ho scoperto della Valsamoggia e qualche consiglio tattico.
Cosa fare in Valsamoggia: qualche info su questo territorio
Ci troviamo all’interno della città metropolitana di Bologna in Emilia-Romagna. Un territorio collinare caratterizzato dall’agricoltura, qui infatti c’è anche la Festa dell’Aratura a luglio!
Terra di girasoli e di pignoletto, qui potete scoprire borghi e rocche affascinanti, un tuffo nel medioevo fino ad arrivare ai nostri giorni.
Tra gli eventi che vi segnalo, possiamo trovare:
- L’Autunno Bazzanese una serie di eventi tra mostre, mercatini, concerti, spettacoli e buon cibo
- Feste da Medioevo a Monteveglio, per gli appassionati delle rievocazioni storiche
- La Sagra del Gnocco Fritto a Castello di Serravalle ogni anno in ottobre, è il cibo degli dei per me, insieme alla piadina
- La Fiera del Tartufo a Savigno, un prodotto che contraddistingue un po’ tutta l’Emilia Romagna e che varia nelle sue sfumature da luogo a luogo.
Cosa fare in Valsamoggia: Bazzano
Iniziamo a esplorare il territorio partendo da Bazzano e la sua Rocca.
Un borgo molto carino, conteso nel corso della storia sia da Modena, sia da Bologna. La Rocca dei Bentivoglio domina il paese dalla sua collinetta. Si tratta di una rocca costruita per volere di Matilde di Canossa, che ritroveremo in giro per questi borghi.
Pensate che proprio in questa rocca è stato tenuto prigioniero Ugo Foscolo.
Oggi è un museo, qui viene ospitato il Museo Civico Archeologico, nato nel 1873 grazie alle attività organizzate dalla Società per Scavi Archeologici a Scopo Scientifico diretta dall’archeologo modenese Arsenio Crespellani, a cui il Museo è intitolato.
Qui potete trovare tutti reperti del territorio, compresi tra il Mesolitico e il Rinascimento. Pensate che a Arsenio Crespellani è stato dedicato anche un webcomic, lo trovate qui e racconta la storia di questo illustre cittadino di Bazzano e del suo sogno di un museo.
Da qui possiamo raggiungere facilmente il centro storico con l’ottocentesca Piazza Garibaldi, osservate bene, troverete anche una fontana: la Giuditta o meglio, La Bagnante, ma ribattezzata Giuditta. Pare che la bella donna scolpita nella fontana fosse una cittadina di Bazzano e che la statua con le sue nudità suscitò molto scalpore in paese! Venne rimossa e posta all’interno del municipio. Solo nel 1989 tornò in piazza.
Proprio accanto alla fontana troverete la Cremeria Piccola Parigi, dove abbiamo mangiato una granita al melone eccezionale!
Passeggiando nel borgo di Monteveglio
Domina la valle. Un tempo qui c’era più importante e inespugnabile roccaforte matildea della zona. Le origini del Castello che un tempo sorgeva all’altezza di Monteveglio Alto, risalgono all’anno Mille.
È affascinante girare tra i suoi scorci, si respira un’aria d’altri tempi.
Camminando seguendo il ciottolato, si arriva fino alla sua Abbazia, voluta da Matilde di Canossa, vi avevo detto che la incontravamo nuovamente!
Non mi dilungo oltre, se volete visitarlo, vi lascio al mio post dedicato a questo bel borgo della Valsamoggia.
Cosa fare in Valsamoggia: Castello di Serravalle
Il terzo borgo presente in questo post dedicato a cosa fare in Valsamoggia è Castello di Serravalle, un borghetto piccolo e bellissimo, con un meraviglioso paesaggio collinare a circondarlo.
Varcate la sua porta e dirigetevi presso l’Ecomuseo della Collina e del Vino.
È un museo gratuito, realizzato all’interno della Casa del Capitano, qui potete trovare delle meravigliose testimonianze del passato. Non ci fermiamo qui però. L’ecomuseo non è un semplice museo, coinvolge tutto il territorio. Seguite le indicazioni che troverete nei vari pannelli informativi e andate alla ricerca del Il Palazzo Boccadiferro, della chiesa del borgo, scoprite la storia dei Pozzi di Serravalle e il sentiero dei frutti serlvatici.
Tutto il borgo è un piccolo museo, che conserva e racconta il suo passato e il territorio.
Un alloggio insolito in Valsamoggia
Non potevo chiudere questo post dedicato a cosa fare in Valsamoggia con un alloggio diverso dal solito. Vi ho raccontato degli alloggi insoliti dell’Emilia Romagna in un post specifico, ma pe questa occasione, per gli appassionati della natura e del campeggio, vi consiglio le tende di Tipì Glamping.
Tipì è un progetto che nasce in Emilia, dalla volontà di creare alloggi insoliti e sostenibili. Nei fatti sono delle tende in legno, delle strutture sollevate dal terreno e decisamente spaziose, in cui poter dormire al chiuso ma con lo sguardo sulla natura. In Valsamoggia troverete La Casolara Tipì Glamping.
Se vi state chiedendo dov’è il bagno, è a 20 metri dalla tenda ed è a uso esclusivo di chi alloggia qui.
Grazie all’ospitalità di Lara, ho scoperto i prodotti di Bar Le Delizie Del Castello che portano un pizzico di Sicilia direttamente in Valsamoggia. Mi sogno ancora quella granita al caffè, buonissima!
Spero di avervi incuriosito con queste idee su cosa fare in Valsamoggia e vi aspetto alla sezione Emilia Romagna del Blog per conoscere tante altre gite in regione.
#StayCappellacci
Grazie per aver letto il mio articolo. Mi chiamo Sara, sono una content creator di professione e travel blogger per passione.
Qui puoi sapere chi è Cappellacci a Merenda e scoprire l’origine del mio nome.
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