Ecco perché visitare la Delizia del verginese, per scoprire il passato di Casa d’Este, conoscere i segreti intrighi di corte, ma soprattutto conoscere la figura di Laura Dianti, terza moglie del duca Alfonso I d’Este, anche se i libri di storia continuano a chiamarla spesso amante.
Beh, non era l’amante, e alla Delizia del Verginese capirete perché. Quella che visiterete infatti è la Dimora estiva di Laura e della sua famiglia, un luogo che le regalò Alfonso 5 giorni prima di morire.
Perché al Verginese scoprirete la fine degli Estensi a Ferrara?
Beh, partiamo da un consiglio, quello di visitare il Verginese con una guida. Ho avuto il piacere interfacciarmi con le guide del Verginese e del territorio, essendo le zone in cui vive parte della mia famiglia e le zone in cui sono cresciuta, e vi posso assicurare che sono guide fenomenali, quindi, consiglio spassionato, visitare il Verginese con una guida o magari proprio durante una delle viste guidate con i figuranti!
Sarà la guida a raccontarvi di Laura e Alfonso: si sono sposati o no? Pare di si, ma i documenti sono spariti. Si sospetta sia stato uno dei figli di lui, proveniente dai matrimoni precedenti. Infatti un fondo di verità c’è. Laura ebbe 2 figli, Alfonso e Alfonsino, entrambi considerati legittimi dal Duca, ma gli eredi precedenti non vedevano di buon occhio la cosa e a quanto pare si accordarono con la chiesa per far sparire tutte le prove del matrimonio.
Con lo Stato della Chiesa c’era un accordo: gli Estensi potevano restare a Ferrara finché garantivano eredi maschi legittimi. Indovinate che cosa è successo? Scorre il tempo, gli anni vanno avanti e i discendenti di Alfonso crescono e non abbiamo più un erede maschio legittimo: gli unici erano i figli e nipoti di Laura Dianti, ma i documenti sono spariti… Come fare?
Quando si resero conto della situazione, cercarono in tutti i modi di trovare delle prove per rendere legittima l’unione tra Laura e Alfonso, la dichiararono duchessa sulla sua lapide, ma non servì a nulla, il Papa ottenne Ferrara e gli Estensi scapparono nel ducato di Modena e Reggio che, essendo sotto l’Imperatore, veniva ancora riconosciuto il loro titolo.
Così, a causa degli intrighi di corte e dell’astio tra fratelli, gli Este fuggirono da Ferrara, condannando la città ad un vero e proprio saccheggio da parte dello Stato della Chiesa.
Visitare la Delizia del Verginese: il percorso di visita
Non rimane molto delle decorazioni del Verginese. L’abbandono, l’incuria, il tempo non è stato clemente, ma c’è stata una valida opera di restauro, non solo della Delizia ma anche del suo splendido giardino.
Mi spiace, purtroppo tutte le volte che capito al Verginese, c’è brutto tempo! Ma se seguite la pagina su IG, vedrete delle bellissime foto con il sole!
Tramite la visita guidata, vedrete le sale della dimora, scoprirete le sue virtù architettoniche e avrete modo di visitare il Museo Archeologico Sepolcreto dei Fadieni che raccoglie i resti di una piccola necropoli romana scoperta a pochi passi dalla Delizia e ancora oggetto di studio. Pare che il ritrovamento della necropoli sia un punto di partenza incredibile per lo studio dei romani nella zona del ferrarese e soprattutto, tra i reperti principali, troverete una lapide molto particolare, una lapida in cui sono incisi un uomo e una donna che si abbracciano, cosa unica per l’epoca.
Una volta visitato l’interno, vi consiglio di visitare l’esterno, il giardino e l’antico brolo, ricostruito cercando di rievocare il giardino rinascimentale.
È inoltre annessa una piccola cappella, ormai sconsacrata, utilizzata però per i matrimoni civili.
Ma cosa sono queste Delizie?
Io infatti continuo parlare di visitare la Delizia del Verginese, ma non tutti forse conoscono le Delizie Estensi nel loro complesso.
No, non si parla di dolci!
Si tratta di dimore estive, residenze in campagna, spesso raggiungibili tramite il sistema di canali navigabili presenti all’epoca. Erano i posti dove rifugiarsi al fresco in estate, lontani dalla calca della città, erano luoghi utili ad affermare il controllo degli Este anche nella provincia.
Proprio qui vicino, potete visitare anche il Belriguardo, definito un tempo la Versailles degli Estensi. Qui potete visitare il Museo Archeologico all’interno e la Sala delle Vigne. Potete inolter visitare da fuori la Delizia del Benvignante (Argenta) e il suo parco. Queste tre dimore insieme compongono il giro cicloturistico denominato l’Anello dei Borgia.
Quando visitare la Delizia del Verginese
Andiamo al lato pratico, quando visitare la Delizia del Verginese:
- Inverno: Aperta da novembre a febbraio, mercoledì e venerdì dalle 8.30 alle 13. Sabato e domenica e festivi dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 17.
- Estate: da marzo a ottobre, mercoledì e venerdì dalle 8.30 alle 13.30. Sabato, domenica e festivi dalle 9 alle 12.30 e dalle 15,30 alle 19.00.
Sul sito di AmaParco troverete tutte le aperture e eventi straordinari che organizzano, le visite serali e le visite guidate.
Info: l’ingresso costa 3 euro ma varia in base alle attività che decidete di prenotare, trovate tutte le info sul sito di AmaParco.
Ovviamente, già che siete in zona, vi consiglio di dare un’occhiata ai miei consigli per visitare la provincia di Ferrara, magari andando verso Comacchio e le sue valli. Oppure potete andare ad esplorare la Delizia Estense all’interno delle mura cittadine o semplicemente fare un giro a Ferrara, in questo caso troverete una sezione del blog interamente dedicata alla mia città.
Se avete domande, non esitate a scrivermi qui o sul mio profilo Instagram, dove condivido aggiornamenti sulle destinazioni che visito e sugli eventi di Ferrara.
Buona visita al Verginese e…
#StayCappellacci
Grazie per aver letto il mio articolo. Mi chiamo Sara, sono una content creator di professione e travel blogger per passione.
Qui puoi sapere chi è Cappellacci a Merenda e scoprire l’origine del mio nome.
Qui trovi i link alla mie pagine Instagram e LinkedIn.
