Sapete, Reggio Emilia è una di quelle città che inizialmente snobbi, sostenendo che tanto non c’è nulla di interessante da vedere, che vabbè le città interessanti sono altre… Poi però la visiti esplorandola anche nelle sue particolarità e capisci di essere totalmente in errore!
Per questo sono qui con questo post dedicato a cosa vedere a Reggio Emilia in un giorno, ci tenevo a raccontarvi la meraviglia che questa città ha saputo trasmettermi e per questo devo fare prima i dovuti ringraziamenti perché nell’esplorare la città non sono stata sola.
Ringrazio prima di tutto la super guida d’eccezione, Alberto, titolare della casa editrice Antiche Porte che ci ha accompagnato in questo tour alla scoperta di una Reggio Emilia anche diversa dal solito e vi invito a guardare sul sito il catalogo di testi che propongono diverse tipologie di volumi tra guide, testi di convegni, libri di approfondimento storico, dedicati a Reggio e non solo.
Ma devo ringraziare anche la grandissima ospitalità e bravura della mia compagna di tour Giovanna @emilianaperpassione che mi ha accompagnato, insieme ai suoi amici Nicoletta e Roberto, alla scoperta di una città facendomela vivere come un vero local!
Ed è stato anche grazie a tutti loro se ho apprezzato anche di più la straordinarietà che Reggio Emilia sa trasmettere.
Ma veniamo a noi…
Cosa vedere a Reggio Emilia in un giorno?
Vi delineerò un itinerario un po’ alla mia vecchia maniera, con una mappa e un percorso ben definito per non perdersi per strada.
Partiamo da Via Roma, dove lasceremo la macchina, ma di questo parleremo alla fine del post.
Percorrendo Via Roma vi immergerete nel lato multietnico di Reggio Emilia, e fin dall’inizio della via troverete la prima particolarità.
Da Via Roma infilatevi in Vicolo Venezia 13, qui troverete anche se un pochino cancellato un vecchissimo murales, che recita “Il Popolo Giusto vuole la neve”
Il Popolo Giusto, il popolo povero che risiedeva proprio in questa zona desiderava tanto la neve perché viveva di lavori saltuari come spalare la neve per esempio. Ma pare che il significato non sia solo questo, il murales ha un chiaro messaggio antifascista, erano gli anni ’40 e il popolo giusto attendeva la caduta del regime fascista e la fine della guerra… Dopo tanto attendere la neve arrivò.
Proseguendo su Via Roma vedrete due facce di Reggio, un mix tra moderno e antico, i palazzi dell’epoca che lasciano lo spazio a negozietti e ristoranti etnici, fino ad infilarvi in Via Dante Alighieri.
Da qui sbucherete direttamente sul lato di Piazza dei Martiri del 7 luglio 1960, una delle piazze principali di Reggio Emilia
Piazza Martiri, il teatro e i musei civici
Il Teatro Municipale Romolo Valli domina la piazza e davanti ad esso le fontane danzano facendo giocare i bambini e soprattutto i cani. La particolarità di questo teatro?
Beh, se ci pensate bene, solitamente i teatri sono attaccati ad altri edifici, sono parte di complessi molto più ampli ma non questo, questo teatro è tra i pochi esempi di teatri a sé, che non sono “attaccati” a nient’altro.
Da questa piazza possiamo prendere varie direzioni e nel corso del post ve le indicherò tutte, ma intanto…
Passate ai Musei Civici di Reggio Emilia!
Una vasta collezione di marmi di epoca romana, mosaici medievali e un’ala consacrata alla zoologia, il luogo ideale per gli amanti dei musei.
Giusto accanto al teatro troverete il grande Parco del Popolo, ossia i giardini pubblici di Reggio Emilia che vanta diversi alberi ultracentenari e tra tutti, c’è da restare letteralmente a bocca aperta davanti al grande cedro del Libano situato quasi al centro del parco.
Vicoletti che passione!
Lo sapete che io adoro andare per vicoli e vicoletti quindi da adesso in poi inizieremo ad addentrarci dentro a quei vicoli graziosi ed instagrammabili che collegano piazze e luoghi d’interesse nel cuore del centro storico di Reggio Emilia.
Partiamo con Via Francesco Crispi. Al numero 6 di questa via troverete la Libreria del Teatro, un luogo da sogno per gli amanti dei libri. Questa è una libreria e bottega storica, con tanto di certificazione.
Sapevate che sono solo 40 le librerie storiche in Italia? Se volete approfondire la storia della Libreria del Teatro vi lascio al post di Emiliana per Passione ma una particolarità ve la racconto già ora, qui nel caos ordinato della libreria, c’è una collezione pazzesca del Piccolo Principe e tante lingue diverse!
Continuando fino alla fine della via arriviamo in una piccola piazzetta da cui parte la Via Emilia, vedrete il Palazzo del Capitano del Popolo, dentro c’è un hotel 4 stelle e il Palazzo del Monte di Pietà col suo grande orologio che si affaccia su Piazza Camillo Prampolini.
Piazza che racchiude il potere politico e religioso di Reggio Emilia con il Duomo e il Battistero oltre che al Palazzo del Comune ed è proprio verso quest’ultimo che ci dirigiamo.
Il Tricolore è nato a Reggio Emilia
La bandiera nazionale italiana è nata a Reggio Emilia il 7 gennaio 1797 quando i rappresentanti delle quattro città di Reggio Emilia, Modena, Bologna e Ferrara, riuniti in Congresso, proclamarono il tricolore bianco, rosso e verde come vessillo della Repubblica Cispadana.
Possiamo ancora visitare la Sala del Comune dove venne proclamato e imboccando il vicolo accanto al palazzo si potrà accedere anche al Museo del Tricolore.
Piccola nota tecnica, lì ci sono anche diversi bagni pubblici.
Una piazza tira l’altra
Imboccando Vicolo Broletto, una via carinissima piena di bar e ristorantini, molto instagrammabile dove si può ancora ammirare il vecchio loggiato, arriverete in un’altra bellissima Piazza di Reggio Emilia, Piazza di San Prospero con la sua omonima basilica protetta dai leoni.
La Piazza Piccola era tanta anni fa il luogo del macello pubblico, una situazione piuttosto cruenta da immaginare ma che un incendio dalle ignote cause cancellò definitivamente, creando le basi per la piazza che vediamo oggi.
Questa è oggi la piazza del mercato ed è davvero un gioiellino dove svetta su tutto la Torre di San Prospero, un punto panoramico sul centro storico. Vi lascio il link per prenotare la visita
Passando per i vicoli accanto a San Prospero raggiungerete una targa molto speciale!
Verso la fine del nostro tour
Passando per Via Mario Calderini ritornerete sulla storica Via Emilia.
Ora fate attenzione alle macchine e raggiungete l’incrocio con Via Roma. Qui troverete sul manto stradale una targa che riporta Gromae Locus 187 185 a.C. punto d’origine della città di Reggio Emilia. La groma era un’asta usata all’epoca dei Romani per le misurazioni. Proprio in questo punto, è stata calcolata l’intersezione del Cardo, direzione nord sud, con il Decumano che traccia la linea est-ovest. Da questo punto ha iniziato a svilupparsi la città.
Non è ancora finita, abbiamo le ultime perle da visitare!
Percorrendo la Via Emilia arriverete ai Chiostri di San Pietro, un luogo allestito a puntino per Fotografia Europea ma che è suggestivo anche quando non ha mostre al suo interno.
Tornando indietro invece, ritornando alla piazza del Teatro Valli, potete raggiungere le ultime due perle che vi segnalo in questo tour dedicato a cosa vedere a Reggio Emilia in un giorno.
La Basilica della Beata Vergine della Ghiara pare sia molto cara ai reggiani. La sua bellezza è evidente, entrate e osservate i dettagli del soffitto, è da lasciare a bocca aperta!
Ritorniamo verso il centro storico per visitare le ultime viuzze e immergiamoci nel Ghetto Ebraico di Reggio Emilia.
C’è un fascino particolare percorrendo le vie dei ghetti ebraici delle città, i colori, l’atmosfera, sembra di fare un tuffo indietro nel tempo. Percorrete le vie Caggiati, della Volta, dell’Aquila e Monzermone cercando le tracce della sinagoga e osservando la pavimentazione delle vie… potrete incontrare delle pietre d’inciampo!
Siamo giunti alla fine del tour!
Io questo giro l’ho fatto proprio in un giorno, tra le ore 14 e le 20, con tanto di pausa per i luoghi di Fotografia Europea, quindi direi che è fattibilissimo da percorrere.
Ci sono altre cose da vedere a Reggio? Eccome! Ma avendo solo una giornata a disposizione, io preferisco consigliare poche cose e assaporare la città con lentezza, gustando l’erbazzone e magari facendo aperitivo in una delle piazze.
Reggio Emilia in un giorno: info pratiche
Per quanto riguarda il parcheggio, noi abbiamo lasciato l’auto lungo Viale Piave, all’inizio di Via Roma, una zona ombreggiata a pagamento ma che è gratuita le domeniche e i giorni di festa. Per completezza però vi lascio l’elenco dei parcheggi gratuiti e a pagamento per verificare quello che può fare più al caso vostro.
Questione cibo
Io ho mangiato molto tipico proprio in Via Roma, al Ristorante Canossa, che ha un bel cortile interno dove accomodarsi e dove poter gustare i prodotti della cucina tipica emiliana e reggiana.
Il fascino di Reggio Emilia non si esaurisce al solo centro storico, aspettatevi tanti altri post dedicati ai suoi appennini e ai dintorni oltre che alle specialità da gustare in questo straordinario territorio!
#StayCappellacci
Grazie per aver letto il mio articolo. Mi chiamo Sara, sono una content creator di professione e travel blogger per passione.
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