Ferrara insolita e misteriosa: per scoprire tutti i segreti della città

Ferrara ha davvero tanto da raccontare, per questo consiglio sempre di darle almeno un paio di giorni e di non trascurarla con una semplice toccata e fuga… Vi saprà stupire!

Curiosi di scoprire tutti i segreti di Ferrara? Questo è il post giusto per voi, il mio speciale itinerario dedicato alla Ferrara insolita e misteriosa, dove non solo racchiudo tante chicche del centro storico da vedere, ma vi indico anche itinerari dettagliati da approfondire e guide scaricabili gratis.

Basta solo leggere il post!
Che dite, iniziamo?

Ferrara insolita e misteriosa: per scoprire tutti i segreti della città
Inforcate la bici e andiamo!

Ferrara insolita e misteriosa: fantasmi, unicorni, templari e miracoli

Le chiese templari di Ferrara

A Ferrara ci sono ben 3 chiese di origine templare, anche se una di queste ormai non è più possibile vederla, è rimasto solo il chiostro.

La prima e forse più importante è la Chiesa di San Giacomo. Proprio qui l’iniziato all’ordine trascorreva la “Veglia d’armi”, ossia la notte in preghiera che precedeva l’investitura a cavaliere templare. Inoltre pare che proprio qui, secondo alcuni fonti storiche, sia nascosta la tomba di Ugo dei Pagani, il fondatore dell’Ordine templare.

Si trova in Via del Carbone numero 8 e si può solo ammirare la facciata esterna, questa chiesa infatti è diventata la sala 4 del cinema Apollo proprio lì accanto!

chiesa di San Giacolo a Ferrara itinerario ferrara insolita
Chiesa di San Giacomo, ora parte del cinema Apollo

La Chiesa di San Giuliano invece resta nascosta all’ombra del castello. Pare che in questa chiesa si svolgessero incontri e rituali legate alle iniziazioni dell’Ordine templare.

Altra importantissima chiesa legata ai templari, ora distrutta, era la Chiesa Santa Maria del Tempio o della Rosa, un nome che richiama tipo tutto il Codice da Vinci insieme!

Questa era una delle chiese più importanti per l’ordine templare a Ferrara. Le fonti dicono che la fondazione è stata nel 1156 ed annesso ad essa c’erano un ospizio ed un convento.
Se ora andate a cercarla, troverete solo il chiostro, chiuso, inglobato tra i palazzi vicini, siamo in Viale Cavour, all’anglo con Via Armari.

A proposito di chiese, a Ferrara abbiamo il decisamente il vizio di riutilizzarle in vari modi!

In Via Porta San Pietro troverte una chiesa con attaccata l’insegna “Mignon”. Questa infatti è diventata niente meno che un cinema a luci rosse!

cinema mignon visto dalla via
Il cinema Mignon

Un incorno tra gli estensi

Sapevate che a Ferrara c’è un unicorno? A dir la verità sono molti di più, tutti nello stesso posto!

L’unicorno è ricorrente nell’iconografia estense, l’animale puro di cuore che con il suo corno bonificò i territori estensi portando pace e benessere. Nei fatti gli Estensi e soprattutto Borso d’Este si identificò con questo animale fantastico.

Dove trovare gli unicorni a Ferrara?
Sono tutti a Palazzo Schifanoia!

A partire dal portale d’ingresso dove ce ne sono ben due, il primo con le fauci digrignate, a simboleggiare la vitalità, il secondo a capo chino con il corno immerso nell’acqua.

Entrando dentro il palazzo, incontriamo gli altri unicorni. Nello splendido Salone dei Mesi, nel nel mese di marzo vedrete una coppia di unicorni che traina il carro del Trionfo di Minerva.
Anche nella vicina Sala delle Virtù e nella Sala delle Imprese incontriamo degli unicorni, così come a conclusione del percorso, poco prima di uscire da portone, c’è una statua lignea di Borso con impresso il simbolo dell’unicorno.

ferrara insolita e misteriosa dettaglio dell'unicorno nel portone di palazzo schifanoia

Non solo, anche nella meravigliosa Bibbia di Borso d’Este, uno dei codici miniati più importanti del rinascimento (conservata nella Biblioteca Estense di Modena) troverete il simbolo dell’unicorno che si ripete.

Beh, gli Estensi volevano vantare virtù e discendenze decisamente magiche!

Prima di continuare, che ne dite di
un’esperienza totalmente insolita a Ferrara?

Ho collaborato con i ragazzi di ClueGo per creare un itinerario molto particolare tra le vie del centro storico, un’esperienza a metà strada tra una guida di viaggio e una caccia agli indizi, per scoprire la città in modo giocoso e intanto conoscere la sua storia, aneddoti e curiosità e tanti tips su dove fermarsi a mangiare. Volete provarla? Vi basta cliccare sull’immagine!

I miracoli di Ferrara

Che ci facciamo mancare i miracoli? Il primo è in una via, il secondo proprio dentro una chiesa!

Siamo in Via Zemola, una delle vie più belle di Ferrara secondo me. In questa viuzza troverete una targa “il giorno 5 settembre 1845 Giovacchino Lazzarini precipitava sulla pubblica via dall’altezza di 8 metri e 60 centimetri presso questa immagine di Maria e miracolosamente da ogni offesa campava.

La casa del miracolo ora riporta una madonnina, la Madonna dei Facchini, un ricordo di questo fatto che all’epoca fece il giro di Ferrara e non solo.

via zemola a Ferrara con i suoi fiori
Via Zemola

Ci spostiamo verso la parte più antica della città.

Presso la Chiesa di Santa Maria in Vado, se aguzzate la vista, vedrete uno schizzo di sangue. Il 28 marzo 1171, giorno di Pasqua, durante la celebrazione eucaristica, allo spezzar dell’ostia, pare che questa divenne carne e uscì un fiotto di sangue che avrebbe raggiungo la volta dell’altare.

#1 Itinerary of Ferrara - Better to be alone than in bad company
Santa Maria in Vado

Vi immaginate la reazione dell’epoca?

Fantasmi per il centro storico

Come ogni città medievale che si rispetti, anche a Ferrara abbiamo i fantasmi, più di uno, ma tutti legati alla famiglia estense!

Che siano gli amanti Ugo e Parisina che si aggirano ancora nelle prigioni del castello o Marfisa d’Este che passa con il suo cocchio spettrale per le vie del centro storico, alcune delle storie legate ai fantasmi fanno decisamente venire i brividi!

Curiosi di approfondirle? Scaricate la mia guida gratuita dedicata ai fantasmi di Ferrara!

I Fantasmi di Ferrara: la guida free da scaricare

Invocare il demonio

Dal sacro al profano, passiamo dai miracoli alle apparizioni del demonio ed è sempre una chiesa la location prescelta!

In Biblioteca Ariostea potete trovare un libro decisamente interessante: il Libro dei giustiziati, una raccolta di rapporti stilati dagli inquisitori per un totale di 853 condanne a morte.

Pare che a Ferrara tra streghe, maghi, eretici, catari, templari ed ebrei ce ne fosse per tutti…

Tutte queste condanne avvenivano in un posto ben preciso, davanti alla Chiesa di San Domenico, edificio ancora oggi chiuso a causa del sisma ma che si può vedere nella sua imponente facciata.

Una vicenda tra tutte è restata nella leggenda, quella del Mago Benato. 

Accusato di utilizzare la magia contro il marchese Leonello d’Este, venne condannato a morte sul rogo. Pare però che una volta consumate le fiamme, un terribile terremoto si abbatté sulla città, un caso che portò a credere ad un’iniziativa del demonio.

chiesa di San Domenico a Ferrara vista dal basso verso l'alto
Chiesa di San Domenico, purtroppo chiusa

Un’altra leggenda legata a questa chiesa parla del Mago Chiozzino.

Bartolomeo Chiozzi, pare fosse un personaggio schivo e taciturno, girava sempre con il suo fedele servitore e le voci in giro, dicevano che fosse riuscito ad evocare il maligno e avesse venduto la sua anima.

Pentito però, si recò alla chiesa di San Domenico per purificarsi, ma pare che al diavolo questo non piacque, dalla rabbia, gli occhi divennero fuoco e i piedi assunsero una forma caprina diede una zampata alla porta della chiesa.

Che sia vero o meno, quel segno è ancora presente sulla porta laterale della chiesa.

Le piene del Po

Questa la notano davvero in pochi, eppure è accanto al castello, anzi, accanto al Savonarola che giudica tutti dall’alto!

All’ingresso del porticato dell’Hostaria Savonarola troverete un padimetro, grande idrometro monumentale che segna le varie altezze a cui è arrivato il livello del Po nella frazione di Pontelagoscuro durante le piene più importanti.

padimetro di ferrara

Il segreto dentro alla colonna di Borso d’Este

Sapete perché questa colonna è composta da marmi di vario colore?

La colonna di Borso d’Este segna l’ingresso all’antica Corte Ducale. Durante un incendio venne gravemente danneggiata e nel 1718 per il restauro, vennero impiegati i marmi di lapidi funerarie dei cimiteri ebraici.

Ad oggi, non sono ancora chiare le circostanze che hanno portato a questa scelta, gli atti riportano una sorta di pagamento fatto alla comunità ebraica, ma rimane tutto molto nebbioso, intanto se volete vederla, vi rimando al mio post su Instagram!

Una cella in piena vista

Siamo in Piazzetta Sant’Anna, a due passi dal Castello, c’è la cella di Torquato Tasso, celebre poeta e scrittore.

La cella ora è possibile visitarla soltanto in alcune occasioni come le giornate del FAI, ma ve la segnalo perché è qualcosa di davvero particolare.

Il poeta rimase rinchiuso dal 1579 al 1586 per aver inveito, furibondo, contro la corte estense nell’occasione peggiore che potesse scegliere: le nozze del duca Alfonso II d’Este.  Una bravata che gli costò sette anni in cella, rinchiuso come malato mentale.

Una volta liberato venne affidato alla corte di Mantova e non fece più ritorno a Ferrara.

piazzetta sant'anna cella del tasso
Ora ci sono i tavolini ma normalmente la piazzetta sarebbe sgombera

Il diamante nascosto di Palazzo dei Diamanti

Ok ok ok, prima di andare avanti faccio una premessa: non esiste nessun diamante dentro al bugnato di Palazzo dei Diamanti, anche perché se così fosse, lo avrei già trovato!

A parte gli scherzi, tra le leggende della Ferrara insolita e misteriosa, questa è forse la più nota. Si narra di un diamante nascosto tra le mura di Palazzo dei Diamanti, un diamante che proveniva proprio dalla corona di Ercole I d’Este e pare che soltanto lui e il capomastro addetto ai lavori del palazzo ne conoscevano l’esatta posizione, cosa che non faceva dormire tranquillo il sovrano.

Così una notte, il capomastro venne chiamato dal duca in gran segreto e gli vennero tagliati la lingua e accecati gli occhi, così da non poter dire a nessuno dove fosse nascosto il prezioso diamante. Atroce vero?

Un passaggio segreto in pieno centro storico!

E aggiungo che si può visitare!

L’edificio che divide Piazza Savonarola da Piazza Castello nasconde un segreto, una Via Coperta (questo è il suo nome) che collega il Castello Estense con il Palazzo Municipale.

Doveva per forza esserci una via di fuga per la famiglia estense nel caso di rivolte, per questo Alfonso I fece ampliare il ponte che collegava il Castello al Palazzo Ducale (ora sede del Municipio di Ferrara) con i suoi famosi Camerini, che all’epoca conservavano opere d’arte e meraviglie di ogni tipo, opere che ora sono tra le collezioni della National Gallery di Londra, del Louvre e di altri grandi musei del mondo.

Questo misterioso passaggio è percorribile ancora oggi, visitandolo dal Palazzo Municipale dal lunedì al venerdì, dalle 9.00 alle 14.30.

Via Coperta di Ferrara, tappa dell'itinerario nella Ferrara insolita e misteriosa
La Via Coperta di Ferrara

Villa Melchiorri e il liberty a Ferrara

Spesso visitiamo Ferrara per il suo fascino medievale, ma c’è anche un lato liberty fatto di palazzi più o meno in vista, uno più suggestivo dell’altro.

Se volete approfondire questo itinerario, date un’occhiata al mio tour nella Ferrara liberty, intanto vi segnalo la dimora più famosa: Villa Melchiorri.

In Viale Cavour 184 trovate uno dei massimi esempi di liberty a Ferrara, Villa Melchiorri, una casa stupenda, circondata dal verde, nata come casa bottega, al piano terra c’era infatti la bottega di fiori di Ferdinando Melchiorri.

Da quel che mi risulta è ancora abitata, e comunque non si può visitare l’interno (è una casa normalissima dentro) ma l’esterno è formidabile e i richiami ai fiori si vedono già dal cancello!

villa melchiorri e giardino in stile liberty a Ferrara

La Ferrara dell’acqua e dei canali navigabili

Arriviamo ad una tappa diversa dal solito, perfetta per questo itinerario nella Ferrara insolita e misteriosa, un’attività che ancora pochi ferrarsi hanno provato!

Ferrara ha un lungo passato di canali navigabili e un rapporto decisamente interessante con i canali che la attraversavano. Trovate tutto nel post dedicato alla Ferrara Fluviale.

Vi segnalo però, che se volete rivivere in parte questa magia, potete raggiungere la Darsena di Ferrara e salire sul battello Nena per vedere la provincia di Ferrara sotto un altro punto di vista.

A bordo della Nena al tramonto

L’osteria più antica del mondo è a Fe

Accanto alla Cattedrale di Ferrara troverete Via degli Adelardi.

Una via suggestiva ad alto tasso di instagrammabilità. Qui scorgerete l’insegna de Al Brindisi, la più antica osteria ed enoteca del mondo. Un tempo si chiamava Hostaria del Chiuchiolino, da ciuc, ubriaco in dialetto ferrarese.

Vanta una storia di quasi seicento anni e ha ospitato tante personalità illustri ferraresi, tra cui lo stesso Ariosto! All’epoca la si raggiungeva in barca da via degli Adelardi, dove c’era una piccola insenatura che permetteva l’approdo, una particolarità che rende questa osteria ancora più particolare!

Al Brindisi via con tavolini e lucine nel centro storico a Ferrara, itinerario nella Ferrara insolita e misteriosa

L’ultimo segreto di Ferrara: cosa significa majall!!

L’intercalare per eccellenza, l’ultimo punto di questo itinerario nella Ferrara insolita e misteriosa. A Ferrara si farciscono tutte le frasi con un sonoro Majall per enfatizzarle. Ma badate bene, non significa maiale, bensì MAI AL MONDO, in ferrarese mai al mond e ridotto in majall.

Lo usiamo per tutto e non è offensivo, ve lo posso assicurare.

Il ferrarese è meravigliato per qualcosa? Dice Majall. È arrabbiato per qualcosa? Dice Majall. Ha fame? Majall.

murales con fumetto majall a Ferrara
Per approfondire potete leggere il post sulla Street Art a Ferrara

Si intona con tutto e sta bene con tutto, il Majall a Ferrara è sacro quanto la salama da sugo.

Ora che conosci tutte le sfumature della Ferrara insolita e segreta, non vi resta che inforcare una biciletta, raggiungere tutte queste chicche e stupirvi con un bel majall!

#StayCappellacci

Grazie per aver letto il mio articolo. Mi chiamo Sara, sono una content creator di professione e travel blogger per passione.
Qui puoi sapere chi è Cappellacci a Merenda e scoprire l’origine del mio nome.
Qui trovi i link alla mie pagine Instagram e LinkedIn.

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