Non serve andare sulle Alpi per trovare paesaggi da sogno, a volte l’avventura è nella propria regione a pochi passi da casa, magari in quel punto preciso, dove natura e leggenda rendono tutto più affascinante: benvenuti alla montagna del purgatorio!
Oggi titolone pomposo per questo post dedicato al trekking alla Pietra di Bismantova ma che dire, è già piuttosto appariscente il nome stesso non trovate?
Siamo al cospetto di un imponente massiccio dell’appennino reggiano e lo si vede già da lontano, un luogo decisamente particolare e con una storia affascinante che vi farà venire voglia di andarci subito!
Iniziamo!
Le origini della Pietra di Bismantova
Questo massiccio roccioso è lungo 1 km, largo di 240m e alto 300m e mi fido del sito specializzato sull’appennino quando la identifica come un esempio di erosione residuale.
Ha una storia geologica interessante, calcareniti, arenarie, argilla e marne formano l’ossatura geologica di questa località. La sagoma così squadrata e le pareti rocciose alte e aspre sono frutto dell’elevata resistenza all’erosione delle calcareniti.
La sua storia
E che dire del nome? Ci sono ipotesi al riguardo. La prima fa riferimento agli etruschi e al ruolo di montagna sacra che ha avuto nell’antichità, giocando con le parole man (pietra scolpita) e tae (altare dei sacrifici). Altri propongono una origine celtica, tratto dalle parole vis (vischio) men (luna) e tua, creando vismentua.
I bizantini costruirono qui un forte militare che era nota come Castrum Bismantum.
La prima menzione scritta però fu niente meno che Dante a farla, citando la montagna nel Purgatorio e anzi, ispirandosi proprio alla Pietra di Bismantova per descrivere la montagna del Purgatorio.
Sta di fatto che i vari ritrovamenti di selce e frammenti ceramici testimoniamo la presenza di persone qui sin dall’antichità, chissà quante cose avrebbe da raccontarci.
Beh, ora che sappiamo qualche curiosità in più, è il momento di iniziare il nostro trekking alla Pietra di Bismantova!
Trekking alla Pietra di Bismantova
Oggi la Pietra è meta di trekking e di arrampicata. Questa è infatti l’area perfetta per fare arrampicata e anche quando ci sono stata, c’erano tantissime persone pronte a praticare questo sport.
Ma non solo.
Con un breve escursione è possibile salire sulla cima della Pietra e osservare il panorama dall’alto.
Il trekking dura circa 20 minuti, la salita non è troppo ripida tranne in un punto verso la fine, in cui si sale in modo decisamente ripido e ci sono due “corrimani” in corda utilissimi per farsi forza con le braccia ed evitare di cadere.
Dopo la prima scalinata si raggiunge il rifugio della Pietra e l’Eremo della Pietra. La leggenda vuole che l’eremo sia stato costruito da uno degli eremiti che viveva in quelle grotte.
Si attraversano vari ambienti. Si passa dall’area boschiva a quelle di arbusti di biancospino e ginepro, per poi incontrare qualche nocciolo e ginepro fino alla cima, dove sembra di essere in mezzo ai pascoli.
Alta erba gialla abita la cima, uno scenario davvero particolare, quasi surreale.
Sarà stato anche per via delle tante nuvole come vedete in foto, e della luce un po’ strana, quasi soffusa perché stava arrivando un temporale, ma lassù l’atmosfera era sospesa, c’era silenzio, i colori erano davvero qualcosa di surreale, la sensazione era davvero particolare!
Il percorso della Pietra di Bismantova è davvero alla portata di tutti, serve solo stare attenti, arrivare con le scarpe da trekking e vestiti adeguatamente.
Ci sono due rifugi dalla Pietra ma ci sono anche degli spiazzi dove fermarsi per chi vuole mangiare a sacco.
Ah, ci sono anche i bagni pubblici, molto puliti e tenuti bene!
Dove parcheggiare alla Pietra di Bismantova
E qui arriva il tasto dolente.
In alta stagione è davvero difficile trovare parcheggio, soprattutto il sabato e la domenica. Sempre nel periodo di alta stagione il parcheggio di Piazzale Dante, proprio all’inizio del sentiero è a pagamento, 5€ l’intera giornata ma in alternativa si può parcheggiare gratis lungo tutto il tratto di strada che porta al parcheggio dove ci sono delle aree libere ai lati per lasciare la macchina senza occupare la strada.
Beh, non sarà scenografica come le montagne del Trentino Alto Adige, ma di sicuro fare un bel trekking alla Pietra di Bismantova è un modo divertente di passarsi la giornata in mezzo alla natura, ve lo consiglio a tutti!
Curiosi di fare altri trekking ed escursioni in Emilia Romagna?
Vi consiglio:
#StayCappellacci
Grazie per aver letto il mio articolo. Mi chiamo Sara, sono una content creator di professione e travel blogger per passione.
Qui puoi sapere chi è Cappellacci a Merenda e scoprire l’origine del mio nome.
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2 pensieri su “Trekking alla Pietra di Bismantova: salire in purgatorio”