Alla scoperta dei sette segreti di Bologna: quali sono, dove trovarli. Un tour nella Bologna misteriosa

Bologna è una città ricca di segreti e stranezze ma ce ne sono sette che risaltano più di tutti: i sette segreti di Bologna, ne avete mai sentito parlare?

Quali sono? Dove trovarli?
Se avete anche solo un giorno di tempo per visitare Bologna, potete tranquillamente andare alla ricerca anche di queste vere chicche e vi anticipo che alcune di queste ve le ho già mostrate!

1. I sette segreti di Bologna: la finestrella di Via Piella

Ve ne ho già parlato nel post dedicato a Bologna in un giorno.
Via Piella ha una particolarità, un canale che scorre lungo le case e che veniva usato per la navigazione mercantile. Ricorda tantissimo uno scorcio veneziano ed è effettivamente molto romantico.

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2. I sette segreti di Bologna: il Voltone del Podestà

Ve ne avevo già parlato nel post dedicato a visitare Bologna in un giorno.
Un altro segreto è celato nel voltone di Palazzo Podestà, il palazzo in Piazza Maggiore in cui esiste nei fatti un vero telefono senza fili. Se vedete delle persone che parlano in un angolo del muro a bassa voce e ridendo, non sono pazze, ma anche parlando a bassa voce, per un effetto acustico, si può sentire da un capo all’altro del volto, uno stratagemma che pare essere nato secoli fa per confessare i lebbrosi.

3. I sette segreti di Bologna: il Nettuno in erezione

Si, avete capito bene. Il Gigante di Bologna, il Nettuno della fontana di Piazza Maggiore se visto da una particolare angolazione cambia aspetto. Infatti la sua mano, cambiando punto di vista, può sembrare un fallo in erezione. Basta collocarsi lungo i gradini della Sala Borsa (pare ci sia pure un gradino più scuro apposta per indicare il punto esatto) e sembra che l’indice della mano del Nettuno cambi decisamente funzione… Sia uno scherzo del Giambologna?

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4. Le tre frecce di Corte Isolani

Tra i sette segreti di Bologna, questo è quello che mi lascia l’amaro in bocca perché non l’ho ancora “trovato”.
Sotto al portico di Corte Isolani, in Strada Maggiore, al civico 26 per l’esattezza, ci dovrebbero essere tre frecce conficcate nel soffitto in legno.

L’ho scoperto per caso, passando le prime volte per di lì mentre andavo alla mia facoltà di Scienze Politiche e vedevo i turisti col naso all’insù a cercar qualcosa. Chiedendo ai colleghi bolognesi, ho scoperto la storia delle tre frecce.

La leggenda vuole che tre briganti si trovassero proprio lì per aggredire e uccidere un signorotto locale. Mentre erano pronti per scoccare le frecce, una fanciulla si affacciò nuda ad una finestra e li distrasse. Le frecce partirono ognuna in una direzione diversa e si conficcarono nel soffitto, facendo così fallire l’attentato.

Purtroppo, io non le ho mai viste. Più di una volta ho cercato di trovarle ma non ci sono mai riuscita. C’è chi dice che sono state rimosse, chi sostiene di averle viste… Direi che l’unica è andare a constatarlo di persona!

5. “Panis vita, canabis protectio, vinum laetitia”

Sotto al portico all’angolo tra Via Indipedenza e Via Rizzoli sotto alla Torre Scappi troverete la scritta Canabis Protectio che non vuole significare che i bolognesi siano tutti dei fattoni ma vuole ricordare la ricchezza che la coltivazione della canapa ha portato alla città di Bologna.

6. Il vaso rotto in cima alla Torre degli Asinelli

Una volta arrivati in cima alla torre degli Asinelli troverete un vaso rotto, che significa? Pare rappresenti l’abilità di Bologna nella risoluzione dei problemi.

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7. Bologna la Dotta

Bologna è la grassa, è la rossa ma è anche soprattutto la Dotta e a Palazzo Poggi, in Via Zamboni 33, c’è questa testimonianza.
Sul tavolo della sede dell’Alma Mater c’è la scritta: “Panum resis”, che vorrebbe indicare che la conoscenza sta alla base di tutte le decisioni.

Onestamente non ho mai notato questa scritta ma è indubbio che l’università di Bologna sforni conoscenza a non finire.

Ci sono altri segreti? Eccome! I segreti di Bologna non si riducono solo a questi sette. Ci sono i 666 portici che portano fino a San Luca, scritte particolari, romantici lampioni e porte che si aprono con il sorriso, vi svelo tutto questo in un post dedicato alla Bologna più strana e segreta!

Se cercate info per visitare Bologna, potete seguire la sezione dedicata del blog e andare sul sito informazioni turistiche Bologna Welcome.

#StayCappellacci

Grazie per aver letto il mio articolo. Mi chiamo Sara, sono una content creator di professione e travel blogger per passione.
Qui puoi sapere chi è Cappellacci a Merenda e scoprire l’origine del mio nome.
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