Prima di iniziare, piccola info, ho aggiornato tutto quello che leggete al 2024!
Per me passeggiare nella natura è qualcosa di terapeutico, mi distraggo completamente, tutte le preoccupazioni le lascio a fondo valle e mano a mano che salgo mi sento sempre più leggera (oltre che devastata dalla salita non essendo mai stata una sportiva nata) la stessa sensazione l’ho provata durante la strada delle 52 gallerie, un sentiero affascinante fatto di ripidissime salite e ricordi della grande guerra.
Partiamo dal principio:
Cos’è la strada delle 52 gallerie?
La strada delle 52 gallerie o strada della prima armata, è una mulattiera costruita durante la prima guerra mondiale sul monte Pasubio, inizia a Bocchetta Campiglia (1.216 m sul livello del mare) e termina alle Porte del Pasubio, dove si trova il rifugio Achille Papa (1.928 m).
La sua realizzazione è stata definita “impresa di giganti che nessun’altra opera eguaglia su tutta la fronte europea”. Vista come un miracolo, come la dimostrazione di tenacia dei nostri soldati, una meraviglia dell’ingegneria militare.
Il percorso che oggi possiamo vivere tranquillamente come trekking è di circa 6Km con una pendenza variabile del 12% con alcuni tratti al 22%.
Il sentiero è accidentato, bisogna fare attenzione a dove mettere i piedi, verso la fine il sentiero si stringe e la larghezza è di circa un metro/un metro e mezzo, e alcune gallerie sono davvero toste da percorrere in quanto la pavimentazione bagnata non agevola la salita.
Questo capolavoro di ingegneria e tenacia è stato realizzato dalla 33ª Compagnia Minatori del 5º reggimento Genio dell’Esercito Italiano nel marzo del 1917.
Il sentiero è contrassegnato dal segnavia 366 del C.A.I, è percorribile solo in estate e solo a piedi in quanto a seguito di diversi incidenti mortali, è stato vietato il transito delle biciclette.
Fatta questa breve premessa, andiamo al dunque:
Come prepararsi e cosa portare sulla strada delle 52 gallerie?
Ho pubblicato diverse foto e fatto anche molte storie su Instagram e in molti mi avete scritto chiedendomi informazioni su coma fare ad andare su e sulla difficoltà del percorso.
Beh, è difficile, se non siete abituati a fare trekking regolarmente, è davvero difficile. Il sentiero è molto in pendenza ed è molto accidentato, basta un passo falso per farsi male ad una caviglia o per cadere giù dal burrone. Non voglio né indorare la pillola né esagerare, è un percorso che tutti possono fare con la dovuta attrezzatura e con le dovute precauzioni, ovviamente se non siete abituati, impiegherete più tempo.
- Servono obbligatoriamente le scarpe da trekking, non pensate minimamente di salire con tennis a caso o infradito;
- Dovendo salire in estate, la cosa migliore è di vestirsi a strati: sul Pasubio si sta davvero bene, girare in canottiera/maglietta e pantaloncini è ottimo, ma nelle gallerie c’è più freddo e anche aria, quindi valutate una giacchetta o un foulard;
- Cappellino e crema solare sono raccomandati!
- Torcia! Alcune gallerie sono lunghe e profonde, non si vede un tubo. Io ho la torcia da fissare in testa, presa al Decathlon, che è veramente molto comoda;
- Vi consiglio di portarvi il pranzo al sacco. Portarsi su qualche panino per mangiare non è affatto una cattiva idea. Prendete tanta acqua. Non ci sono fontanelle o altro, l’unico modo per avere l’acqua è acquistarla al rifugio.
- Se non siete molto pratici di sentieri e non avete gran resistenza fisica, valutate di prendervi su un isotonico per avere il giusto apporto di sali minerali e delle barrette di maltodestrine in caso di cali di zuccheri o per avere un po’ di energia extra nel caso vi sentiate fiacchi. Sono tutti prodotti che potete trovare tranquillamente al Decathlon.
Questione pipì
I bagni sono presso la Baita Campiglia, dove è presente il parcheggio e presso il rifugio Achille Papa, alla fine del percorso, e visto il gran numero di persone che percorre il sentiero, non è nemmeno semplice fermarsi in un angolo per farla nella natura.
Prima di iniziare la salita, mentre ancora siete in macchina, vi consiglio anche di fermarvi all’ultimo autogrill prima dell’uscita. Se siete nella mia stessa direzione, quindi da Ferrara verso Schio sulla A31, l’ultimo autogrill è quello di Postumia Nord.
In alternativa, mentre state per salire al parcheggio, potete valutare di fermarvi al rifugio di Passo Xomo.
Per favore, non fate pipi nella zona sacra!!
La strada delle 52 gallerie: il percorso passo a passo
Per raggiungere l’ingresso della strada delle 52 gallerie, dovete lasciare la macchina al parcheggio di Bocchetta di Campiglia. Il parcheggio nonostante abbia il parcometro richiede tassativamente 6€ per lasciare lì la macchina, tutti in moneta, mentre banconote e carte, quando siamo stati noi, non le accettava.
Preparatevi comunque per tempo le monete, perché Mauro e io, la prima volta, non sapendo che accettava solo monete, ci siamo trovati in difficoltà e anche andando con tutti i centesimi che avevamo, il parcometro ad un certo punto si blocca e non le accetta più, quindi per evitare storie, prendete su solo pezzi da 50 cent, 1€ e 2€.
Vi confesso che trovare un parcheggio che prende solo monete nel 2024 è veramente assurdo. Sono stata qui la prima volta nel 2018, ci sono tornata a distanza di anni e la situazione è immutata…
Per raggiungere il parcheggio serve percorrere 20/30 minuti di strada molto stretta a tornanti, una strada a due corsie dove, quando si incontrano altre macchine, è davvero molto difficile passare. L’ultimo tratto oltre ad essere in salita, a tornante e strettissimo, bisogna andare davvero piano e prestare attenzione.
Una volta risolta la questione parcheggio, troverete l’ingresso del sentiero, c’è scritto in gigante “strada delle 52 gallerie” non potete sbagliare!
Dopo una prima salita, inizia il tratto di gallerie. Le prime sono abbastanza tranquille, nemmeno molto lunghe e non serve la torcia per camminare.
La galleria davvero molto tosta è la numero 19, la galleria più lunga, non finiva più!! All’interno delle gallerie c’è umido e sgocciola, il terreno quindi è molto scivoloso e occorre fare attenzione.
Piccolo consiglio: godetevi il paesaggio, si è in alto fin da subito e la vista è pazzesca, noi siamo perfino riusciti ad avvistare due camosci!
Purtroppo, ho visto tantissime persone solo concentrate a salire, testa bassa sul percorso senza ammirare il paesaggio… Per me è tutto mozzafiato, quindi davvero, fate qualche pausa tattica e osservate che meraviglia!
Arrivati a ¾ del percorso, la strada diventa molto stretta, se soffrite di vertigini, beh, un po’ le sentirete. Alla roccia ci sono i cavi a cui aggrapparsi ma serve fare davvero tanta attenzione.
La 52esima galleria non è molto lunga ma è molto ripida ed in discesa, andate con calma, i cartelli avvisano rischio frane.
Arrivati al rifugio, ci si sente i re del mondo. La fatica è stata tanta e vedere in lontananza il rifugio Achille Papa, fa tirare un sospiro di sollievo e da tanta soddisfazione! Quando ci sono stata nel 2018, c’era pochissima gente, nello stesso periodo ma nel 2024, la gente era il doppio, ma il servizio al rifugio resta velocissimo e i bagni tutto sommato puliti puliti.
Siamo arrivati: che facciamo? Ecco la traccia gpx!
Ok, siamo in cima, ci siamo riposati, abbiamo fatto le foto con le braccia alzate in segno di vittoria, mo che famo?
Se avere energie e tempo, potete proseguire per la zona sacra e raggiungere il cimitero di guerra “Di qui non si passa”, un motto che la Brigata Liguria si meritò dopo la battaglia di Monte Zovetto nel 1916.
Proprio dietro al rifugio, troverete una grande strada sterrata, le indicazioni chiamano il Rifugio Vincenzo Lancia, ma per questo tratto, ci fermeremo prima. Faremo infatti solo un chilometro in più, in direzione dell’arco romano del Pasubio, eretto nel 1935 e dedicato ai caduti dispersi in battaglia. Delimita il cimitero “Di qui non si passa” realizzato durante la guerra dai fanti della Brigata Liguria. Qui riposavano le salme di 164 caduti in guerra, ora spostate nell’Ossario del Pasubio. Il cimitero resta comunque un luogo simbolico e carico di significato.
Potete proeseguire fino alla vicina chiesetta, tutta la zona è Zona Sacra del Pasubio ed è parte dell’Ecomuseo della Grande Guerra Prealpi Vicentine.
Per visitare queste tappe,
ecco la traccia gpx con tanto di itinerario per il ritorno!
Pronti per la discesa?
Per scendere poi avete due alternative:
- Ritornare indietro per la strada delle 52 gallerie, più veloce ma molto ripida, quindi serve fare molta attenzione in discesa.
- Ritornare indietro per la strada degli Scarubbi, un percorso molto più lungo che aggira il monta Pasubio dall’altro lato e con una leggera pendenza riporta al parcheggio di Bocchetta di Campiglia.
La strada degli Scarubbi è un altro percorso storico della Grande Guerra, un sentiero carrabile e più facile da percorrere, ma molto rischioso all’epoca della guerra, perchè esisteva il rischio di essere attaccati dall’esercito nemico durante gli spostamenti, ecco perché è stata costruita la strada delle 52 gallerie!
Il percorso è finito e se ve la prendete con calma come ho fatto io, con tanto di sosta per foto ecc, impiegherete tutta la giornata.
Se questo sentiero vi è piaciuto, vi consiglio anche la Strada degli Eroi, un altro sentiero del Monte Pasubio che porta sempre al rifugio Achille Papa!
Spero che questo itinerario vi sia piaciuto e che vi abbia colpito tanto quanto ha colpito me, e vi aspetto nei commenti per eventuali domande!
#StayCappellacci
Grazie per aver letto il mio articolo. Mi chiamo Sara, sono una content creator di professione e travel blogger per passione.
Qui puoi sapere chi è Cappellacci a Merenda e scoprire l’origine del mio nome.
Qui trovi i link alla mie pagine Instagram e LinkedIn.
19 pensieri su “La strada delle 52 gallerie: itinerario, dove parcheggiare e consigli di visita per toccare il cielo”
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Mi affascina molto questo posto e dalla descrizione sembra alla mia portata grazie
Grazie a te!
Ma quanto dura la strada?
Il percorso trekking è variabile in base alla capacità. Sono 6km di percorso si possono impiegare dalle 2 alle 3 ore per percorre il sentiero (solo andata) ma dipente davvero molto da quanto una persona è allenata.
Questo percorso è un sacco di tempo che vogliamo farlo e, ogni anno, non riusciamo a trovare il periodo giusto! Conoscendo la difficoltà, vorremmo arrivare pronti, ma in un periodo non di forte caldo..prima o poi ce la faremo!
Incrocio le dita per voi!
È possibile arrivare sul parcheggio delle 52 gallerie con il camper (mansardato) e parcheggiare? Abbiamo fatto anni fa la strada degli eroi e ci è rimasto nel cuore la zona del Pasubio.
La strada è davvero molto stretta e accidentata per il camper, questo a mio personale parere. I posti però, quando ci sono stata un paio di anni fa, sono riservati solo ad auto e moto, non sono indicati posteggi per camper.
Molto suggestivo e le tue raccomandazione fanno ben sperare di potercela fare comunque. Non avevo mai sentito parlare di questo percorso. Grazie!
Amina
Mi fa molto piacere! Si, è tosto ma andando con calma e con attenzione, si può raggiungere la cima!
Avevo già sentito menzionare questo sentiero ma non ricordavo con precisione dove si trovasse. Purtroppo è un po’ distante da dove abito, perciò lo terrò presente per quando visiterò la zona. Ogni volta che vado in vacanza cerco sempre itinerari di trekking visto che è la mia passione.
Wow bellissimo!io sono anni che programmo di andarci ma poi in un modo o nell’altro non ce la faccio mai. Magari questa è la volta buona…
Dai speriamo!! Fammi sapere se ci vai!
Dev’essere meraviglioso… Noi a volte andiamo a fare trekking, ma scegliamo sempre percorsi facili, avendo un bambino di 6 anni.. Inoltre, io non sono molto allenata!
Comunque, mi è piaciuto tantissimo questo tuo reportage, davvero magnifico!
Grazie mille! Un percorso più semplice è la Strada degli Eroi di cui ho già parlato nel blog e che ho linkato nel post, dacci un occhio!
Questo itinerario è davvero affascinante e mi piacerebbe molto percorrerlo. In Italia purtroppo si tende a lucrare senza dare spesso dei servizi di qualità per i turisti. Grazie per i preziosi consigli.
Purtroppo è una prassi in Italia e mi dispiace vedere queste cose, basterebbe solo un pizzico di volontà in più per fare le cose per bene!
Ad ogni modo, ti consiglio questo itinerario, è davvero stupendo!
È un piacere leggere qualcosa sui miei posti d’infanzia! Io abito a mezz’ora di strada dall’inizio delle gallerie, e sono stata parecchie volte al Rifugio Papa, anche salendo o scendendo lungo la Strada degli Eroi o la Val Canale, altra via ma molto più ripida e impervia, al cui termine si trova la Casa Alpina (dove ho trascorso numerosi campi estivi). È un’esperienza magnifica, la consiglio sicuramente!
Abiti proprio in una zona stupenda! Magari un giorno proverò anche a fare un’escursione alla Val Canale!