Avete presente quelle idee malate che vengono in mente di punto in bianco perché così, sottovaluti la situazione, pensi di essere in perfetta forma fisica, sottovaluti il caldo, la fatica ecc ecc? Ecco, è quello che abbiamo fatto Mauro e io quando abbiamo deciso di salire sul Tibidabo a piedi.
Vi direte, perché salire sul Tibidabo a piedi quando ci sono funicolari, bus, tram, di tutto per salire?
Vi elencherò le ragionevoli motivazioni che ci hanno spinto a fare sta madornale cretinata:
- Punto 1: non ci andava di spendere soldi
- Punto 2: eravamo lontani da tutti i mezzi di trasporto che ci portavano su e la funicolare più vicina era a metà strada, quindi tanto valeva salire a piedi
- Punto 3: Maps segnava un’oretta di cammino
- Punto 4: avevamo fatto salite ben più difficili come la strada degli eroi, quindi dai, cosa sarà mai salire sul Tibidabo!?
Una catastrofe annunciata.
Partiamo dal principio
Dopo aver passato la mattinata al Camp Nou e al vicino parco di Pedralbes, abbiamo fatto uno spuntino leggero e sostanzioso per ricaricarci delle energie necessarie alla salita. Perché si, sapevamo che era in salita ma non sapevamo quanto era in salita.
Erano le 13 e non avevamo un altro posto all’ombra dove stare, era domenica e in zona tutto era chiuso, la zona universitaria sembrava quasi deserta, era un vero mortorio, solo qualche vecchietto per strada e quindi, presi anche un po’ dalla noia, abbiamo deciso di iniziare a incamminarci sul Tibidabo, sperando di trovare più vitalità, colori e tanti scorci da fotografare…. Non pensavamo di certo di trovare più di 2 ore di caldo, fatica, scalinate in salita, aree di case ammassate tipo favelas…. Ad un certo punto pensavo di essere finita in Sudamerica!
Salire sul Tibidabo: l’itinerario a piedi
Partiti dallo stupendo Monastero di Pedralbes, abbiamo iniziato la nostra salita verso un quartiere residenziale abbastanza lussuoso di Barcellona. L’intera zona era per lo più ombreggiata grazie ai tanti alberi a lato della strada e seppure in salita e non con poca fatica soprattutto per il caldo afoso, siamo arrivati fino alla funicolare per Vallvidrera superiore.
Abbiamo preso la funicolare? Certo che no!
Leggera svolta a destra, ci siamo lasciati la stazione della funicolare alle spalle e abbiamo iniziato a salire in viuzze sconnesse che avevano tutta l’aria di essere private.
Da li è iniziata la vera parte del percorso, una lunga scalinata intervallata da tratti di strada in pendenza e via di scale ancora fino al paese di Vallvidrera superiore e alla sua pista ciclabile/pedonale.
Sebbene la fatica fosse bestiale e sebbene ci siamo dovuti fermare più volte a riposare, sembrava di camminare nel cielo.
Dalle ripidissime scalinate che abbiamo affrontato, potevamo vedere tutta Barcellona dall’alto fino al mare, era uno scenario mozzafiato!
Le scalinate erano affiancate da casette su ambo i lati, una ammassata sull’altra, con piccoli giardini pieni di fiori e arbusti. Non potete immaginare la fatica di fare quelle scale!
Alla fine della scalinata, siamo arrivati al paese di Vallvidrera superiore. Da li volendo, si può prendere il bus 101 che porta direttamente al parco, ma noi, seppur stanchi e sudati, abbiamo deciso di andare avanti: la strada non era più tanto in salita, alcuni punti erano in piano e la pista ciclabile e pedonale che affiancava la strada fino al Tibidabo era una mega terrazza con vista su Barcellona! Potevamo vedere nitidamente il Montjuïc, il profilo della Sagrada Familia e il mare!
Dopo un’interminabile camminata, da lontano abbiamo intravisto i colori della ruota panoramica, eravamo quasi arrivati, eravamo quasi riusciti a salire sul TIbidabo, fino al parco, ultimo sforzo!
Il Parco di Divertimenti del Tibidabo e il Tempio del Sacro Cuore: insta tips
Finalmente arrivati al Parco Divertimenti del Tibidabo, pensavamo fosse impossibile, ma ce l’avevamo fatta! Il Parco è uno dei più vecchi d’Europa e il Tempio proprio a fianco da il giusto mix di sacro e profano, è davvero molto suggestivo!
Ci siamo lasciati tentare da dei churros appena fatti e dopo esserci riposati un pochino, abbiamo iniziato a scattare foto ovunque!
Il Parco grida “instagraaaam!” all’ennesima potenza, è la destinazione ideale per famiglie con bambini ma anche per tutti coloro che vogliono vivere una domenica pomeriggio da vero barcellonese, tra giostre e churros!
I colori del parco parlano da soli, ma se volete fare delle foto particolari, vi do qualche consiglio:
- Le terrazze panoramiche del parco per una vista a 360° su Barcellona
- Sacro e profano: trovate gli scorci che coinvolgano le attrazioni e il templio
- Panorama al tramonto: ma che ve lo dico a fare?
- Se salite la scalinata del templio del Sacro Cuore, troverete un punto panoramico abbastanza rialzato da poter fotografare la ruota panoramica con lo sfondo di Barcellona alle spalle
Al ritorno, non ce la facevamo a fare ancora la strada a piedi e abbiamo optato per il Tibibus, la fermata si trova giusto dietro al tempio, in fondo alla strada a lato del parcheggio. Il prezzo del biglietto è di 3€ a persona e potete tranquillamente farlo sul bus. Non fa fermate intermedie e in 30/40 minuti vi porta a Plaça Catalunya.
Beh, è stata una vera avventura! Non so se consigliare di fare questa salita, è stata abbastanza provante, ma se restate a Barcellona per qualche giorno, valutate di andare al Tibidabo, non solo per godere di una vista incredibile sulla città ma soprattutto per tornare bambini per qualche ora!
Voi avete mai fatto pazzie come questa? Aspetto i vostri racconti nei commenti!
⇒ State pianificando un viaggio a Barcellona? Ecco qualche consiglio!
#staycappellacci
5 pensieri su “Salire sul Tibidabo a piedi: cronaca di una follia – #1 itinerario”
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Siii ho fatto anche io la salita fino al Tibidabo tutta a piedi, in pieno agosto e in una delle settimane più calde dell’estate! E’ stato bello arrivare, e dopo due anni ti dico anche che è stato meglio farla a piedi, ma finchè la facevo non la pensavo certo così!
Bellissima la domanda introduttiva.. mi ci rivedo molto, soprattutto quando sovrastimo la mia scarsa forma fisica!
Penso però che sia la premessa delle avventure più belle, quelle un po’ pazze e non pianificate, quelle che mentre le stai vivendo ti maledici perché “chi cavolo me l’ha fatto fare??”, e poi scoprire alla fine che perseverare nel così detto “errore” è stata la scelta migliore che tu abbia mai fatto.
Bellissima la foto della ruota panoramica
Grazie mille!! Effetivamente a ripensarci, mi viene ancora male per la fatica ma viene anche da sorridere per la follia fatta! Di sicuro sarà uno dei ricordi migliori che conserverò di questo viaggio!
Lo scorso anno, noi che non siamo dei trekker e neanche particolarmente allenati (leggi: per niente) abbiamo fatto una specie di scalata sulla Majella in agosto per andare a vedere un eremo scavato nella roccia… Per me è stata durissima, avevo anche le scarpe sbagliate, però anche nel mio caso la fatica è stata ripagata da un paesaggio mozzafiato!
Ti dirò, nel mio caso, la fatica è stata così tanta che non so se è stata ripagata del tutto! Quel che è certo è che da adesso in poi partirò attrezzata meglio per il trekking!