Ben ritrovati amici di Cappellacci a Merenda!
Il caldo afoso dell’estate ferrarese si sta facendo sentire sempre più prepotentemente creando non pochi disagi. Chi non ha la possibilità di andare al mare o chi, come me, non lo ama affatto, ha bisogno di qualche fresca alternativa per passare pomeriggi piacevoli fuori casa senza morire dal caldo… ve ne propongo uno: il bosco della Panfilia.
Sabato ero davvero a pezzi per via del caldo, volevo comunque uscire con Mauro ma non sapevamo cosa fare o dove andare per stare un po’ al fresco (evitando i centri commerciali che ci mettono tanta tristezza d’estate) così a lui è venuta un’idea: una passeggiata all’ombra degli alberi! Ma non in un parco del centro, questa volta ci siamo spinti verso il confine della provincia ferrarese!
Caratteristiche e storia del bosco della Panfilia
Il bosco ha una superficie di circa 81 ettari ed è situato in una ansa golenale del fiume Reno. Ha circa tre secoli di vita, è nato quando nel 1750, la storica “rotta Panfilia” del fiume Reno allagò queste zone creando il terreno ottimale per la vegetazione.
Rappresenta un raro esempio di foresta planiziale, tra le poche rimaste in Pianura Padana tra disboscamento e conversione del terreno per l’agricoltura. La sua esistenza è quindi fondamentale non solo perché è tra le poche foreste di questo tipo rimaste ma anche per preservare la flora e fauna locale.
Ci sono tantissimi uccelli come cinciarella, la cinciallegra, lo scricciolo, l’averla piccola, l’allodola, l’upupa, la tortora, il rigogolo, il cuculo, il picchio verde (Picus viridis), il picchio rosso maggiore, il torcicollo ma anche mammiferi come volpi, puzzole, tassi e ricci. Tanti anfibi e rettili ma soprattutto tante zanzare mamma mia!! Quindi munitevi di spray perché vi divoreranno letteralmente!
La zona è famosissima per i tartufi, infatti tutti gli anni a Sant’Agostino c’è la sagra del tartufo! La flora locale presenta però tantissimi tipi di alberi e arbusti, tra i quali: la farnia, il frassino ossifillo, il pioppo bianco; l’olmo, l’acero campestre, il salice bianco e le piante arbustive come il prugnolo, il biancospino, il sanguinello, il nocciolo, il sambuco e il ligustro.
Consigli di visita
Al sito della pro-loco di Sant’Agostino troverete tutte le regole per rispettare la natura del bosco.
Il mio consiglio è di lasciare la macchina al comodo parcheggio principale di via del Cavo, armarsi di buone scarpe da tennis, darsi lo spray antizanzare e andare seguendo i sentieri interni.
La passeggiata può andare da 1 a 2 ore a seconda di quanto si vuole camminare ed esplorare.
Si può entrare soltanto a piedi o in bicicletta e l’ingresso è vietato ai cani. Il paesaggio rimane pressoché immutato durante il percorso. Il suo bello è proprio passeggiare nella quiete della natura, rilassarsi, respirare un po’ di aria pulita e gettare alle spalle tutti i pensieri.
Potete passeggiare lungo il percorso principale che prosegue dritto oppure prenderne uno laterale.
Nel parco troverete diverse panchine, speravo di vederne un po’di più, giusto per attrezzare meglio l’area ma capisco l’intento di mantenere il bosco il più incontaminato possibile. Troverete anche diversi pannelli esplicativi che vi illustreranno la flora e fauna del luogo.
Il mio pensiero
Personalmente mi è piaciuto. Ho apprezzato la passeggiata nella totale quiete della natura, è stato rilassante e anche un po’rinfrescante vista l’ombra degli alberi. Spero che questo bosco possa avere maggiore attenzione e visibilità da parte delle persone e soprattutto che possano apprezzare di più le aree verdi del proprio territorio.
Gli alberi sono una grandissima risorsa per la città, per l’ambiente, per noi e per salvaguardare il nostro clima. Vi invito quindi a passeggiare nella natura incontaminata del bosco della Panfilia per apprezzare al meglio questa enorme ricchezza!
Per completezza, vi lascio il percorso della pagina turistica del comune: Panfilia – percorso